Finlandia: giocatore soccorre un avversario svenuto, e, forse, contribuisce a salvargli la vita
“Tuco” non è solamente il soprannome di un personaggio di “Breaking Bad“, ma è anche quello di un attaccante camerunense, Ariel Thierry Ngueukam, che milita nello FC Lahti in Veikkausliiga, la massima serie finlandese, dopo aver militato nello JIPPO (Ykkonen seconda serie finlandese, 17 reti in 34 partite in una stagione e mezza), nel Lahti per una prima volta (7 reti in 9 presenze di Veikkausliiga) e nel Denizlispor (Turchia).
Bobbie Friberg Da Cruz è invece un difensore svedese, di origini paterne capoverdiane, che nella sua carriera ha militato principalmente in Svezia (GAIS Goteborg ed IFK Norrköping), ma anche in Danimarca (Randers) e Norvegia (Kongsvinger), prima di trasferirsi in Finlandia, anche se nelle svedesofone Isole Aland, allo IFK Mariehamn, e completare così il proprio tour di Paesi scandinavi.
Vi chiederete, perché ci parlate di questi soggetti della cui esistenza non ce ne può fregar di meno ?
Perché pochi giorni fa le loro vite si sono incrociate in un incontro di Veikkausliiga di alta classifica fra l’IFK, quarto in classifica, ed il Lahti, terzo e matematicamente approdato in Europa League dopo l’incontro (1-1). Fin qui niente di strano, ma al 71’ si è verificato un fortuito scontro di gioco fra un compagno di Tuco e Bobbie Friberg Da Cruz, nel quale le teste dei due giocatori si sono violentemente scontrate: entrambi sono rimasti a terra abbastanza storditi, ma il giocatore del Mariehamn ha avuto decisamente la peggio, in quanto ha perso i sensi, restando in una posizione abbastanza innaturale.
E’ stato allora che, come potete vedere nel video (minuto 01:02), Ariel Thierry Ngueukam ha capito subito la potenziale gravità della situazione e si è fiondato in un attimo sull’avversario, spostandogli la lingua in modo da evitarne il soffocamento. Sono poi intervenuti i sanitari e Friberg è stato trasportato in ospedale ed adesso pare stia bene, anche grazie all’intervento di Tuco, che gli ha potenzialmente evitato conseguenze ben peggiori e che ha ricevuto molti elogi dalla stampa locale.
Sicuramente una scena del genere si è verificata altre volte durante le innumerevoli partite che ogni giorno si svolgono nel mondo, ed a noi è venuto subito in mente il precedente in cui Alessio Scarpi, all’epoca portiere del Cagliari, aveva soccorso con una respirazione bocca a bocca ed un massaggio cardiaco il campagno di squadra Gianluca Grassadonia, svenuto dopo un contrasto, meritandosi così, per la prima volta nella storia, un 10 nelle pagelle de “La Gazzetta dello Sport”: “SCARPI 10 – L’ intervento fondamentale e’ il bocca a bocca su Grassadonia che non respira piu’ . Salva una vita, mica un gol”.
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