OT: Olimpiadi 2018 – Parte I
Come sicuramente avrete già sentito, sono appena iniziati i XXIII Giochi Olimpici invernali a.k.a. Olimpiadi, che quest’anno si svolgono in Corea del Sud a PyeongChang.
Andiamo un po’ off-topic, proponendovi la nostra Preview in cui vi presentiamo tutti i Paesi partecipanti, dal Canada a Tonga, passando per l’Italia: questa è la prima parte.
Segnalateci e/o perdonateci eventuali errori, dato che per alcuni sport la conoscenza non è così approfondita.
I Paesi sono stati ordinatiin ordine alfabetico secondo il loro nome in Inglese.
ALBANIA
Due rappresentanti nello sci alpino giusto per marcare presenza: Erjon Tola fra gli uomini e Suela Mehilli fra le donne, che ci sembra di ricordare faccia la maestra di sci in Italia.
ANDORRA
Tre rappresentanti nello sci alpino, di cui una, Mireia Gutierrez, è una discreta slalomista e potrebbe anche arrivare alla seconda manche e/o ottenere un piazzamento in combinata.
Ci sono anche un discreto fondista, Irineu Esteve, che potrebbe finire fra i primi 30, ed un buon snowboarder, Lluís Marin i Tarroch, che in carriera vanta un paio di podi in CdM nello Snowboard Cross.
ARGENTINA
Due atleti nello sci alpino – non ci sono i Simari-Brikner, ma i fratelli, nati in Italia, Nicol e Sebastiano Gastaldi – e due nello sci di fondo.
CI sono pure una Slittinista (Veronica Maria Ravenna), e due Snowboarder, Matias Schmitt (Big Air e slopestyle) e Steven Williams (Cross), ma non dovrebbero portare a casa risultati significativi.
ARMENIA
Una sciatore alpino, Ashot Karapetyan, e due fondisti, Katya Galstyan e Mikayel Mikayelyan.
Mikayel sostituisce per infortunio il fratello maggiore Sergey, che a Sochi si piazzò intorno alla 45esima posizione e lo scorso anno vinse un Bronzo alle Universiadi. Anche la madre Alla partecipò alle Olimpiadi (Nagano 1998), mentre il padre è il loro allenatore.
AUSTRALIA
Sono già passati 16 anni dall’Oro di Steven Bradbury nello Short Track. Vittoria famosissima per come era arrivata e perché costituiva la prima medaglia d’Oro olimpica invernale vinta da un Paese dell’emisfero australe: successo che sarebbe stato bissato pochi giorni dopo da Alisa Camplin nell’Aerial.
Non tutti però sanno che quella di Bradbury era la terza medaglia olimpica invernale conquistata dall’Australia: la prima, un Bronzo, fu conquistata nel 1994, sempre da Bradbury ma questa volta in staffetta, mentre la seconda arrivò a Nagano 1998 nello Sci Alpino, grazie alla slalomista Zali Stegall.
A queste medaglie se ne sono poi aggiunte altre nelle ultime edizioni, per un totale di 12 (5 ori, 3 argenti e 4 bronzi).
Lo Sci Freestyle dovrebbe garantire medaglie, in particolare nelle Moguls (Matt Graham e Britteny Cox) e negli Aerials femminli (Danielle Scott, Lydia Lassila e Laura Peel): lo Snowboard non dovrebbe essere da meno, in particolare nel Cross (Alex Pullin e Jarryd Hughes), Halfpipe (Scotty James e Tess Coady) e Slopestyle (Tess Coady).
L’Australia è presente in tutte le discipline che si svolgono nel budello dell’Alpensia Sliding Centre (Bob, Slittino, Skeleton), senza possibilità di ottenere risultati di rilievo: scarsi risultati dovrebbero arrivare anche da Sci Alpino e Sci di Fondo, in cui le carte migliori sembrano rispettivamente Greta Small e l’ex slovena Barbara Jezeršek.
Nei singoli del pattinaggio artistico ci sono un paio di atleti di medio livello (Brendan Kerry e Kailani Cranie), mentre la giovane coppia formata da Katia Alexandrovskaya ed Harley Windsor è campione mondiale in carica a livello junior.
Ci sono un paio di buoni pattinatori nel pattinaggio di velocità pista lunga (Daniel Greig), e nello Short Track (Deanna Lockett).
AUSTRIA
Una delle potenze dello sci nordico.
Molto ci si aspetta dallo sci alpino, in particolare da Marcel Hirscher, che finora ha in bacheca solo un Argento, ma possono arrivare medaglie anche dalla velocità (Mayer, Franz, Kriechmayr e Reichelt) e dalle altre discipline tecniche maschili (Matt e Feller) e qualcosa dal campo femminile (Hütter, Veith e Schmidhofer nella velocità, Bernadette Schild nello Slalom).
Nello Sci di fondo l’unica che sembra avere possibilità di medaglia è Teresa Stadlober.
Nello Snowboard maschile le possibilità di medaglia più alte sono nello Slalom Gigante Parallelo (Alexander Payer, Andreas Prommegger e Benjamin Karl) e nel Cross (Alessandro Hämmerle su tutti, ma anche Markus Schairer); in campo femminile si punta molto sullo SG Parallelo (Julia Dujmovits, Sabine Schöffmann, Claudia Riegler e Ina Meschik) e su Anna Gasser (Big Air e Slopestyle).
Marcel Hirscher – Immagine: Brennan Linsley Associated Press – www.aspentimes.com
Nello Sci Freestyle le possibilità migliori sembrano arrivare dal Cross, con Christoph Wahrstötter e Thomas Zangerl.
Facile che arrivino medaglie dallo Slittino, sia nel singolo maschile,in cui Kindl ha lottato per vincere la Coppa del Mondo di quest’anno, che ne doppio (Penz e Fischler), e di conseguenza anche nella staffetta a squadre, e non è impossibile un podio nel Bob a 4 (Benjamin Maier) e nello Skeleton femminile (Janine Flock).
Nel Biathlon maschile i posti sui gradini più alti del podio saranno probabilmente occupati da Martin Fourcade e Johannes Boe, ma del poco che resta qualcosa potrebbe andare all’Austria (Eder, Eberhard e Landertinger), fra le favorite nella staffetta maschile per un posto sul podio.
Nel salto con gli sci l’Austria, una delle nazioni guida, ha decisamente avuto momenti migliori: tuttavia Stefan Kraft, dominatore della passata stagione, è quantomeno fra i primi 5 saltatori al mondo e nella gara a squadre gli Austriaci potrebbero giocarsi il podio, se una fra Polonia, Norvegia e Germania concedesse qulcosa.
Potrebbero arrivare medaglie anche dal salto femminile (Chiara Hölzl e Daniela Iraschko-Stolz) e dalla combinata nordica (Klapfer e staffetta), mentre nel pattinaggio di velocità pista lunga ci sono buone aspettative su Vanessa Herzog.
AZERBAIGIAN
Un solo rappresentante, lo sciatore Patrick Brachner, che in realtà sarebbe Austriaco.
BIELORUSSIA
Grandi speranze di medaglia sulla biathleta Darya Domracheva, che fu la dominatrice a Sochi.
Tornata dopo una pausa per maternità, la Bielorussa è probabilmente ancora fra le prime 5 della disciplina. Attenzione anche alle compagne di squadra Krivko e Skardino, una delle migliori tiratrici del circuito: le Bielorusse possono pertanto essere competitive anche nella staffetta femminile, mentre in campo maschile Chepelin può forse puntare ad avvicinare la top 10. Eventualmente, anche la staffetta mista potrebbe chiudere in una buona posizione.
Quasi sicuramente arriveranno medaglie dallo Sci Freestyle negli Aerials, specialità collegata con la ginnastica in cui la Bielorussia eccelle: i maggiori indiziati sono Anton Kushnir e Maxim Gustik fra gli uomini, ed Hanna Huskova, Alla Tsuper ed Aliaksandra Ramanouskaya fra le donne.
Ci sono diversi atleti anche nel Pattinaggio di velocità pista lunga, e nello Sci di Fondo (il 44enne Sergei Dolidovich è abbastanza competitivo sulle lunghissime distanze), ma non dovrebbero arrivare medaglie.
BELGIO
Le principali speranze sono sul portabandiera, lo snowboarder Seppe Smits, che in passato ha conquistato alcune medaglie mondiali nel Big Air e nello SlopeStyle.
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga c’è Bart Swings, fortissimo nel pattinaggio a rotelle su pista, che si difende egregiamente anche sul ghiaccio: ha portato a casa medaglie ad Europei e Mondiali, e quindi ci può provare, anche se non parte dalla primissima fila.
Il Belgio porta due equipaggi nel Bob a 2 femminile, con quello guidato da Elfje Willemsen che potrebbe entrare nella top 10 senza grossi problemi: quello di entrare fra le migliori dieci può essere un obbiettivo raggiungibile nello Skeleton anche da Kim Meylemans, che in passato gareggiava per la Germania.
Nel pattinaggio di figura ci sono i fratelli Jorik e Lorena Hendricks, che gareggiano nel singolo maschile e femminile, e per i quali un piazzamento nei 20 potrebbe essere un obiettivo verosimile, mentre nel Biathlon ci sono due discreti atleti, Fabien Claude ed il personaggio Michael Rösch, importati rispettivamente da Francia e Germania, che potrebbero ottenere dei discreti piazzamenti, anche se le medaglie sono piuttosto lontane.
BERMUDA
C’è un solo atleta, il fondista – nato in Texas – Tucker Murphy: è alla sua terza Olimpiade dopo Vancouver (88esimo nella 15 km) e Sochi (84esimo nella 15 km). Chissà se gareggerà in pantaloncini.
BOLIVIA
Altra delegazione presente tanto per piantare una bandierina; qui gli atleti sono due, il fondista Timo Juhani Grönlund, che sembrerebbe almeno per metà Svedese, e lo sciatore alpino Simon Breitfuss Kammerlander, che sarebbe un Austriaco trapiantato in Sud America al seguito del padre maestro di sci. E’ stato contattato dalla Federazione sciistica boliviana durante un periodo di studi in tale Paese. Attualmente vive sei mesi in Austria e sei mesi in Bolivia, allenandosi principalmente in Tirolo ed in Cile.
BOSNIA ED HERZEGOVINA
Quattro atleti, equamente divisi per genere e per sport (Emir Lokmić e Elvedina Muzaferija nello Sci Alpino, e Mladen Plakalović e Tanja Karišik nello Sci di fondo): finiranno nelle retrovie.
BRASILE
La rappresentenza più numerosa viene dal Bob, in cui i Sudamericani si qualificano per le competizioni maschili a 2 ed a 4 : il pilota sarà Edson Luques Bindilatti, che nei ranking della IBSF è posizionato intorno alla trentesima piazza nelle classifiche di bob a due, ed intorno alla ventesima nel bob a 4. In entrambi i casi ha più punti del miglior Italiano in graduatoria.
Oltre alla consueta apparizione in spirito decoubertiniano nello Sci alpino (Michel Macedo) e nello Sci di Fondo (Victor Santos e Jaqueline Mourão), c’è anche una pattinatrice di figura, Isadora Williams, cresciuta negli USA. A Sochi finì 30esima, così come ai Mondiali dello scorso anno, probabile che anche in Corea del Sud il piazzamento sarà in quella zona.
Nello Snowboard cross c’è la 41enne Isabel Clark Ribeiro, 25esima in classifica di CdM.
BULGARIA
Si punta tutto sullo Snowboard: il portabandiera Radoslav Yankov ha vinto la Coppa del Mondo dello scorso anno nello Slalom Gigante Parallelo, ed è uno dei favoriti in questa disciplina, mentre in campo femminile Aleksandra Zhekova in carriera ha ottenuto diversi podi nello Snowboard Cross, anche se la maggior parte di essi sono arrivati intorno al 2011.
Per il resto ci sono un dignitoso fondista, Veselin Tzinzov, ed un dignito saltatore, Vladimir Zografski, che potrebbe arrivare alla seconda serie, chiudendo così fra i primi trenta. Folta la pattuglia del Biathlon, che vanta una decina di elementi, equamente divisi fra i due generi: Vladimir Iliev e, soprattutto, Krasimir Anev sembrano le carte migliori, anche se probabilmente potranno ambire al massimo ad un buon piazzamento.
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