Preview: Coppa del Mondo FIFA 2014 – Finali
FINALE 3°/4° POSTO
Presentazione della Finalissima dopo quella per il 3°/4° Posto.
BRASILE – OLANDA 55% – 45%
Finale di consolazione, potete ben immaginare con quale stato d’animo normalmente le squadre giocano questa Finale, spesso giocata con l’intensità di un allenamento e con le riserve, e soprattutto potete ben immaginare con quale spirito la giochi una squadra che ha perso la Semifinale per 1-7 nel Mondiale giocato in casa.
L’Olanda ci sembra più forte, però potrebbe lasciare spazio alle seconde linee, mentre il Brasile dovrebbe avere sicuramente delle motivazioni in più, per cercare di salvare l’onore perduto e dimostrare che la Semifinale è stata solamente una giornata molto storta, anche se i Paesi Bassi generalmente è una squadra che s’impegna fino all’ultimo in tutte le partite, e non dovrebbe fare “regali”.
E’ da vedere se la pesante sconfitta patita Martedì scorso lascerà ancora strascichi sui giocatori Brasiliani, che scenderanno così in campo ancora “depressi” e frastornati, oppure susciterà in loro una reazione d’orgoglio.
BRASILE
Dopo la pessima gestione di Mano Menezes il Brasile era in caduta libera, forse mai così debole nella storia: i pessimi risultati nelle amichevoli hanno portato ad un inevitabile cambiamento in corso d’opera, e Luiz Felipe Scolari, che nel 2002 aveva condotto la Selecao alla conquista del suo quinto ed ultimo Mondiale, è stato chiamato per cercare di evitare una colossale figuraccia proprio nell’evento più importante. “Felipao” era stato in grado di ridare compattezza, fiducia, organizzazione ed anche un po’ di gioco alla squadra, che in poco tempo si è radicalmente trasformata e nel 2013 ha dominato la Confederations Cup giocata in casa, ma al Mondiale non aveva troppo convinto già contro la Croazia ed il Messico, nel Girone, e contro il Cile agli Ottavi, e poi in Semifinale contro la Germania i tre indizi hanno formato la prova.
Solo 4 giocatori militano in patria (Fred, Jo e due portieri), uno in USA/Canada (Julio Cesar), mentre tutti gli altri nei principali Campionati europei.
Punti di forza
Sembra impossibile, ma da qualche anno a questa parte il reparto più forte del Brasile è la difesa, sia nei centrali Thiago Silva (PSG), Dante (FC Bayern) e David Luiz (FC Chelsea), anche se questi ultimi due talvolta hanno qualche amnesia di troppo, sia, soprattutto, nei terzini Maicon (AS Roma), Marcelo (Real Madrid CF) e Dani Alves (FC Barcellona).
A centrocampo la qualità non manca con Oscar, Ramires e Willian (Chelsea FC), Fernandinho (Manchester City) ed Hernanes (FC Inter), mentre in attacco le principali individualità, anche se molto diverse fra loro, sono quelle di Neymar (FC Barcellona) ed Hulk (Zenit), che dovrebbero giocare esterni. Non sappiamo quanto spazio troverà il 21enne Bernard (Shaktar Donetsk), il più giovane del gruppo, che sembra molto promettente.
Punti deboli
Il trio di portieri è molto esperto, anche se potrebbe essere l’anello debole della squadra: Scolari ha puntato tutto su Julio Cesar (Toronto FC), cui ha pubblicamente ribadito più volte la propria fiducia, ma ha dovuto “mandarlo” in Canada a giocare per mantenere il ritmo partita, perché proveniva da un periodo quasi di inattività in Inghilterra al QPR. L’ex Inter è sempre un buon portiere, ma sembra pericolasamente in fase calante, mentre le alternative Jefferson (Botafogo, con un passato in Turchia) e Victor (Atlético Mineiro) sono relativamente sconosciute fuori dal Sud America.
A centrocampo manca forse un incontrista puro, molto fisico, alla Gilberto Silva per intenderci, mentre i due principali candidati per il ruolo di punta centrale, Fred (Fluminense) e Jô (Atlético Mineiro), sempre che in questa posizione non venga schierato Hulk, sono due buoni mestieranti della professione, ma non campioni, anche se il primo ha disputato un’ottima Confederations Cup nel 2013.
Assenze
SCELTA TECNICA: Kakà, Robinho (AC Milan), Ronaldinho (Atlético Mineiro).
INFORTUNIO: Neymar (FC Barcellona).
Formazione tipo
4-2-3-1
Julio Cesar, Maicon Dante AndreLuiz (C) Dante Marcelo, LuizGustavo Fernandinho, Bernard Oscar Hulk, Fred.
OLANDA
La deludente prestazione di Euro2012 la consideriamo un incidente di percorso che può capitare, anche perché il Girone era piuttosto impegnativo e, in solamente tre partite, bastano un paio di episodi sfortunati e si è già fuori. E’ cambiato l’allenatore, ed al posto di Van Marwijk è arrivato Louis Van Gaal, uno dei migliori allenatori al mondo (secondo chi scrive), che è in grado di far giocare molto bene le sue squadre ed ottenere risultati, anche con undici non troppo blasonati, e la qualificazione è arrivata agevolmente, in un Girone per la verità non troppo difficile; in ogni caso, dopo il Mondiale, l’allenatore Olandese nella prossima stagione siederà sulla panchina del Manchester United FC.
Tuttavia, forse anche per l’esito delle amichevoli del 2014 (sconfitta esterna con la Francia e pareggio interno con l’Ecuador), non ci sentiamo di includere questa Nazionale fra le grandi favorite per il Titolo, anche se una vittoria degli Olandesi non può mai essere considerata una sorpresa.
E’ una rosa un po’ strana, perché in pratica è anagraficamente divisa in due tronconi: come di consueto nella selezione arancione c’è un folto gruppo di giovani, in particolare in difesa, provenienti soprattutto dal Feyenoord, squadra di cui hanno risollevato le sorti da un paio di stagioni a questa parte, dopo alcuni anni di oblio, ed in parte dal PSV (mentre solo tre, altra stranezza, vengono dall’Ajax), mentre il secondo gruppo è quello degli over 30, in cui vi sono le principali stelle della squadra. Sono molto sottorappresentati i calciatori di movimento nati fra il 1985 ed il 1989, quelli che dovrebbero essere nel pieno della loro carriera, che, esclusi i portieri, sono solo 4 (Vlaar, de Guzmán, Lens e Janmaat).
Punti di forza
In porta Tim Krul (Newcastle United) e Michel Vorm (Swansea FC) sembrano certezze, tanto da soffiare il posto a Marvin Stekelenburg (Fulham FC), che paga una pessima annata in Inghilterra, anche se il titolare alla fine dovrebbe essere Jasper Cillessen (AFC Ajax).
Il reparto avanzato, dove sono concentrati i “senatori” della squadra, sembra quello meglio assortito, tanto che Van Gaal potrà permettersi il lusso di lasciare in panchina uno fra Robin Van Persie (Manchester United) e, probabilmente, Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04), due attaccanti dal goal molto facile, senza dimenticare i trequartisti, le seconde punte e gli esterni, come Dirk Kuyt (Fenerbahce), Arjen Robben (Bayern Munchen), Jermaine Lens (Dinamo Kyiv, molte ben visto dal CT) e Wesley Sneijder (Galatasaray), che dovranno metterci classe e fantasia per far fare il salto di qualità alla squadra.
A centrocampo il forte incontrista Nigel De Jong (AC Milan) sembra essersi ripreso dal brutto infortunio dell’anno scorso, e sarà molto importante, in quanto dovrà dare equilibrio alla squadra.
Fra i giovani, quelli più promettenti sembrano essere il difensore Bruno Martins Indi (Feyenoord) ed i centrocampisti Georginio Wijnaldum (PSV) e Jordy Clasie (Feyenoord).
Punti Deboli
La difesa è molto giovane, forse troppo: ciò potrebbe significare maggior freschezza, ma anche maggior inesperienza internazionale, in quanto il solo Ron Vlaar (Aston Villa), 29 anni, ha più di 20 presenze in Nazionale, mentre nessuno dei compagni di reparto arriva a 15; inoltre il Feyenoord, che fornisce diversi elementi alla squadra, in particolare alla difesa, non gioca in una Fase a Gironi di una competizione europea da diversi anni.
A centrocampo, le assenze per infortunio di Rafael Van der Vaart (Hamburger SV) e, soprattutto, del sopraffino regista Kevin Strootman (AS Roma), saranno molto difficili da rimpiazzare: non è ancora ben chiaro chi sostituirà il secondo in cabina di regia, visto che fino ad ora Van Gaal al suo posto ha ruotato Jordy Clasie, Jonathan de Guzmán (Swansea City AFC) e Leroy Fer (Norwich City).
Assenze
INFORTUNI: Kevin Strootman (AS Roma), Rafael Van der Vaart (Hamburger SV).
SCELTA TECNICA: Marvin Stekelenburg (Fulham FC), John Heitinga (Fulham FC), Gregory Van Der Wiel (PSG).
Formazione tipo
4-2-3-1
Cillessen - Janmaat Vlaar MartinsIndi Blind - DeGuzman (Clasie, Fer) DeJongh - Lens Sneijder Robben - VanPersie (C).
FINALE
GERMANIA – ARGENTINA 60% – 40%
Dopo un mee ed un giorno finalmente ci siamo, è il momento della verità.
Va in scena una grande classica del calcio Mondiale, già Finale nel 1986 e nel 1990 (una vittoria per parte), fra due Nazione di grande tradizione. Tuttavia tutti gli indici razionali, e non solo, sono dalla parte dei Tedeschi: un giorno in più di riposo, in pratica una Semifinale già chiusa al 30′ del Primo Tempo e psicologicamente e fisicamente molto meno stancante di una chiusa, il giorno seguente, ai calci di rigore dopo 120 minuti molto tirati, miglio gioco e miglior attacco…quindi alla fine potrebbe vincere l’Argentina, perché il calcio non è una scelta esatta.
La Germania ha molto da perdere, gioca meglio, ha ottime individualità, è quasi sempre fra le prime 4 ed è la grande favorita, ma il Selezionatore Loew dovrà togliersi di dosso l’etichetta di non essere un vincente, mentre l’Argentina ha probabilmente il miglior attacco del torneo, ma gioca un calcio poco spettacolare, molto solido, concreto ed attento in difesa, dove non ha grandi individualità, ed ha vinto, nella Fase ad Eliminazione Diretta, due volte per 1-0 ed una ai rigori dopo uno 0-0, nel complesso ricorda un po’ il Brasile del 2002, l’Italia del 2006 e, forse, anche la Spagna del 2010, che vinse quasi sempre per 1-0.
Che vinca il migliore !
GERMANIA
C’è poco da fare, i Tedeschi nelle ultime 4 dei Mondiali ci sono quasi sempre, 15 su 19, e dal 2006 sempre in ogni Edizione dei Mondiali e degli Europei: hanno una regolarità impressionante che ai punti ne farebbe la Nazionale nel complesso più forte della storia, anche se ultimamente sembrano patire abbastanza le Semifinali.
Punti di forza
La solidità e la quadratura tattica, unite ad una grande intensità di gioco sono sempre state il marchio di fabbrica di questa Nazionale, ma ultimamente la classe e la fantasia sono emerse fra i loro punti di forza, in particolare sulla trequarti con Mario Götze (FC Bayern München), Mesut Özil (Real Madrid CF), Thomas Müller (FC Bayern München), ultimamente impiegato come attaccante, un “falso nove”, André Schürrle (Chelsea FC) e Tony Kroos (FC Bayern München), mentre non ci sarà l’altro gioiellino Marco Reus (Borussia Dortmund), infortunato.
A centrocampo Sami Khedira (Real Madrid CF) e Bastian Schweinsteiger (FC Bayern München) sono buoni metronomi, mentre la difesa sembra abbastanza solida con Jérôme Boateng (FC Bayern München) e Mats Hummels (Borussia Dortmund), senza dimenticare la duttilità e la costanza del Capitano Philipp Lahm (FC Bayern München), talvolta impegnato anche come centrocampista centrale, ruolo in cui lo ha reinventato Josep Guardiola nel Club bavarese.
Punti deboli
I difensori talvolta soffrono di qualche amnesia di troppo, mentre a centrocampo Sami Khedira è reduce da un brutto infortunio ed ha a malapena i 90 minuti nelle gambe, mentre Bastian Schweinsteiger viene da una stagione tribolata a causa di alcuni acciacchi. Ma il limite più grande è forse la mancanza di un centravanti classico molto forte: in tale posizione Thomas Muller è adattato, e nel caso servisse fare un gioco diverso ci sarebbe disponibile solamente il solito Miroslav Klose (SS Lazio), sempre pericoloso in area di rigore, ma che ha 36 primavere e viene da una stagione non brillantissima.
Assenze
INFORTUNIO: Marco Reus (Borussia Dortmund), Lars Bender (FC Bayer 04 Leverkusen).
SCELTA TECNICA: Mario Gomez (ACF Fiorentina).
Probabile formazione
4-3-3
Neuer – Lahm (C) Boateng Hummels Howedes – Khedira Schweinsteiger - Ozil Muller Kroos – Klose.
ARGENTINA
La selezione albiceleste non dovrebbe avere problemi a passare il Girone, ma forse in passato ha avuto squadre migliori: non la vediamo fra le primissime favorite, ma ciò non toglie che non possa giocarsi le proprie carte per la conquista della Coppa del Mondo.
Molto dipenderà dall’abilità del CT Sabella nel saper mettere in campo una squadra equilibrata con tanti campioni, in particolare in attacco.
Punti di forza
L’attaco senza ombra di dubbio, probabilmente il più forte fra tutte le 32 pretendenti: scegliete voi chi più vi aggrada fra Gonzalo Higuain (SSC Napoli), Rodrigo Palacio (FC Inter), Sergio Aguero (Manchester City FC), Lionel Messi (FC Barcellona), ed al limite anche Ezequiel Lavezzi (PSG).
A centrocampo la differenza dovrebbero farla Angél Di Maria (Real Madrid CF) e, in fase di contenimento, Javier Mascherano (FC Barcellona), che però potrebbe giocare anche in difesa, mentre l’esperto Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys) viene da un’ottima annata in Argentina e potrebbere essere una valida alternativa all’esterno delle “Merengues”.
Uno fra Fernando Gago (CA Boca Juniors), Lucas Biglia (Lazio) ed Ever Banega (Newell’s Old Boys) dovrebbe occuparsi di costruire l’azione.
Punti deboli
In porta non c’è da stare troppo allegri: il titolare dovrebbe essere Sergio Romero (AS Monaco), che l’anno scorso alla Sampdoria ha fatto parecchi errori e quest’anno nel Principato era una riserva, mentre l’alternativa Mariano Andujar (Catania Calcio) non è un fenomeno, ma ci sembra più affidabile.
Anche in difesa la situazione potrebbe essere migliore visto che alcuni elementi come Federico Fernandez (SSC Napoli) e Martìn De Michelis (Manchester City FC) non sembrano dare troppe garanzie: un po’ meglio dovrebbe andare con Ezequiel Garay (SL Benfica) ed Hugo Campagnaro (FC Inter), ma non sembra esserci un Walter Samuel dei tempi migliori. Il centrocampo è valido, ma in passato l’Argentina ha espresso di meglio: Fernando Gago (Boca Juniors), Lucas Biglia (Lazio) ed Ever Banega (Newell’s Old Boys) sono buoni registi, ma in giro c’è di meglio.
Se proprio vogliamo trovare l’ago nel pagliaio, Leo Messi nell’Argentina potrebbe non rendere quanto rende nella sua squadra di club, perché il gioco del Barcellona è perfetto per il gioco di Messi, e Messi è perfetto per il gioco del Barcellona.
Formazione tipo
4-3-3.
Andujar - Zabaleta Fernandez Garay Rojo - Gago (Banega) Mascherano (Biglia) Di Maria - Messi (C) Higuain (Aguero) Palacio (Lavezzi).
Assenze
SCELTA TECNICA: Carlos Tevez (Juventus FC).
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