Preview: Coppa del Mondo FIFA 2014 – Gruppo C
Girone è abbastanza equilibrato e molto ben assortito: abbiamo due squadre fisiche (Costa d’Avorio e Colombia, quest’ultima anche molto tecnica), una molto veloce e tecnica (Giappone) ed una molto tattica (Grecia), per cui vedremo match molto interessanti fra squadre che giocano tipologie di calcio molto diverse fra loro, e siamo curiosi di sapere quale sarà la migliore.
La Colombia è una delle nostre candidate come grande sorpresa, se di ciò si può parlare, della manifestazione, e forse anche per la vittoria finale: ha fisico, velocità, tecnica ed abitudine al clima, la Costa d’Avorio, con il Ghana, è la più forte delle africane, molto fisica, ma anche relativamente tecnica (meno del Ghana), il Giappone è veloce e tecnico, una delle squadre che giocano meglio al mondo, mentre la Grecia sarà ostica per tutti, ottima tatticamente ed in difesa: ma tutte queste squadre hanno anche dei limiti che vedremo più avanti nel particolare.
La Colombia non dovrebbe mancare la qualificazione, mentre per l’altro posto per gli Ottavi di Finale è una lotta aperta a tutte.
COLOMBIA
E’ una squadra molto forte, che può unire tanta tecnica, a velocità e strapotere fisico: è una delle squadre più complete dell’intera competizione, ed i Quarti di Finale dovrebbero essere ampiamente alla portata, e chissà che non possa spingersi (molto) più in là !
Peccato che Falcao non abbia recuperato pienamente dall’infortunio in tempo, ma anche senza di lui il giudizio non cambia di molto.
Punti di forza
In porta il titolare David Ospina (OGC Nice) gioca regolarmente da diversi anni nella Ligue 1 francese, e sembra piuttosto affidabile, tuttavia non possiamo tralasciare una menzione per il numero 12, il quasi 43enne Faryd Mondragón (Deportivo Cali), che era già nella rosa della squadra che militò ad USA 1994, che per la Colombia finì in maniera tragica con l’omicidio, dopo il Mondiale, di Andrés Escobar, reo di aver fatto un autogoal nella competizione.
I terzini Juan Camilo Zúñiga (SSC Napoli) e Pablo Armero (West Ham United), cui volendo si potrebbe aggiungere anche Juan Guillermo Cuadrado (ACF Fiorentina), che però in genere gioca più avanti, sono piuttosto forti, potenzialmente devastanti fisicamente, mentre come alternativa c’è il giovane prospetto, molto più minuto, Santiago Arias (PSV).
A centrocampo Carlos Sánchez (Elche CF) ed Abel Aguilar (Toulouse FC) dovrebbero occuparsi egregiamente della fase di tamponamento, mentre in cabina di regia dovrebbe esserci Fredy Guarin (FC Inter), che però è un giocatore un po’ atipico, con alcuni pregi, ad esempio spiccate abilità balistiche e di inserimento, e difetti, soprattutto tattici.
Sugli esterni, o davanti a loro, in quanto possono giocare sia da ali che da trequartisti, a seconda che Pekerman schieri la squadra con il 4-4-2 o con il 4-2-2-2, agiscono forse gli elementi della squadra più importanti ovvero, James Rodríguez (AS Monaco), estremamente dotato tecnicamente, e l’estremamente dinamico ed atletico Juan Guillermo Cuadrado (ACF Fiorentina), che è in grado di cambiare il destino di una partita solo con le sue giocate, con Juan Fernando Quintero (ex Pescara), giovane talento del FC Porto, pronto a fare da alternativa.
In attacco c’è l’imbarazzo della scelta: nelle Qualificazioni Pekerman solitamente impiegava come titolari Falcao (AS Monaco), di cui abbiamo già parlato e che non ha bisogno di presentazioni, e Teófilo Gutiérrez (CA River Plate), forse il meno conosciuto in Europa. Ma vista l’assenza del campione del club monegasco, al suo posto dovrebbe giocare uno fra il potente Jackson Martinez (FC Porto), che ha una media molto alta nel Campionato portoghese, Carlos Bacca (Sevilla FC), che segna tanti goal, ma ne sbaglia anche qualcuno di troppo, ed Adrián Ramos (Herta BSC, nuovo acquisto del Borussia Dortmund), che in Germania ha una media di un goal ogni 3 giornate, mentre è un mistero il come potrebbe venir impiegato Victor Ibarbo (Cagliari Calcio), che non dovrebbe avere molto spazio, ma che ha determinate caratteristiche, in particolare uno scatto con pochi rivali, che un allenatore dovrebbe cercare di sfruttare al meglio.
Per farvi un’idea dell’abbondanza in attacco, sappiate che sono rimasti a casa Fredy Montero (Sporting de Portugal), reduce da una grande stagione in Portogallo, e Dorlan Pabòn (Valencia CF).
Punti deboli
Il punto critico è probabilmente la coppia centrale difensiva, che nelle qualificazioni era composta da Mario Yepes (Atalanta BC) e Luis Perea (Cruz Azul), che hanno rispettivamente 38 e 35 anni, sicuramente l’esperienza è dalla loro, ma la freschezza un po’ meno: tuttavia il seconda non sarà in Brasile causa infortunio, e pertanto la Colombia deve sperare in uno fra Carlos Valdés (San Lorenzo), ed il giovane promettente Éder Álvarez Balanta (CA River Plate), altrimenti c’è sempre il non proprio affidabilissimo Cristian Zapata (AC Milan).
A centrocampo sembra mancare un regista puro alla vecchia maniera, Fredy Guarìn (FC Inter) è un giocatore con molti pregi, ma anche abbastanza atipico, difficile da disciplinare ed inquadrare tatticamente e che potrebbe creare problemi all’equilibrio della squadra.
Assenze
SCELTA TECNICA: Fredy Montero (Sporting de Portugal), Dorlan Pabòn (Valencia CF).
INFORTUNIO: Falcao (AS Monaco), Luis Perea (Cruz Azul).
Formazione tipo
4-2-2-2.
Ospina – Armero Yepes (C) Valdes Zuniga, Sanchez (Aguilar) Guarin – Cuadrado JamesRodriguez – Gutierrez Bacca (JacksonMartinez).
COSTA D’AVORIO
Probabilmente la Costa d’Avorio è la migliore Nazionale africana degli ultimi anni, ma non è mai più riuscita a vincere niente dalla Coppa delle Nazioni africane del 1992. Ha ottenuto due secondi (2006 e 2012) ed un quarto posto (2008) nella competitione continentale, e si é qualificata due volte (2006 e 2010) per la Fase Finale del Mondiale, ma non é mai riuscita a superare la Fase a Gironi a causa di sorteggi proibitivi.
Quest’anno la storia potrebbe cambiare, in quanto il Girone è senza dubbio molto più abbordabile, e “Gli Elefanti” hanno tutte le carte in regola per passare il turno.
Nella squadra ci sono diverse stelle “ben pagate”, ma quasi tutte sono molto attaccate alla Nazionale e raramente saltano qualche convocazione (THIS IS THE FOOTBALL WE LIKE).
Punti di forza
Ci sono eccellenti giocatori in ogni reparto, e c’è l’imbarazzo della scelta se si vogliono trovare i migliori.
In difesa abbiamo Kolo Touré (Liverpool FC), Serge Aurier (FC Toulouse), Sol Bamba (Trabzonspor), Didier Zokora (Trabzonspor), a centrocampo Cheik Tiotè (Newcastle United), e soprattutto Yaya Touré (Manchester City FC), reduce da una fantastica stagione in Premier League, che è un elemento di livello assoluto, probabilmente il migliore della squadra, mentre in attacco ci sono Seydou Doumbia (CSKA Moscow), Gervinho (AS Roma), l’indomito capitano Didier Drogba (Galatasaray) e Wilfried Bony (AFC Swansea).
Punti deboli
Il portiere non sembra allo stesso livello dei compagni di squadra, ed alcuni elementi chiave, come Drogba, Tourè etc. cominciano ad essere al di là con gli anni.
Inoltre, eccenzion fatta per Yaya Tourè e pochi altri, il tasso tecnico della squadra sembra decisamente al di sotto di quello fisico ed atletico.
Infine l’allenatore Sabri Lamouchi è stato bravo a condurre la squadra fino ai Mondiali, anche se nella scorsa Coppa d’Africa ha deluso alquanto, e non sembra tatticamente uno dei più scafati, e nemmeno a livello di organizzazione di gioco, visto che spesso la squadra sembra dipendere un po’ troppo dalle giocate individuali dei suoi migliori elementi.
Assenze
INFORTUNIO: Lacina Traoré (FC Anzhi)
Formazione tipo
4-2-3-1.
Barry - Aurier KoloToure Bamba (Zokora) Boka - Diè (Zokora) Tiotè - Gervinho YayaTourè Kalou – Drogba (C).
GRECIA
Ha effetuato un ottimo Girone di Qualificazione, arrivando alle spalle della Bosnia-Herzegovina solo per differenza reti, dovendo quindi disputare i Play-off, vinti contro la Romania.
La Grecia non ha grandi stelle a disposizione, ma diversi buoni giocatori, ed è una squadra molto difficile da affrontare, é estremamente organizzata, e difficilmente subisce goal (solo 4 in 10 match di qualificazione): l’eredità di Otto Rehhagel si fa ancora molto sentire.
Punti di forza
Senza dubbio un’impeccabile organizzazione tattica, che poggia su una difesa molto solida, che può contare, soprattutto, sul centrale Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund) e sui terzini Vasilis Torosidis (AS Roma), ed José Holebas (Olympiakos FC), ma anche sul portiere Orestis Karnezis (Granada CF), che, dopo diversi “esperimenti”, potrebbe essere colui in grado di raccogliere l’eredità di Antonios Nikopolidis a guardia della porta ellenica.
A centrocampo e sulla trequarti gli elementi più interessanti sembrano essere Panagiotis Kone (Bologna FC) e Lazaros Christodoulopoulos (Bologna FC), anche se non va trascurata l’esperienza di Alexandros Tziolis (Kayserispor), e soprattutto di Kostas Katsouranis (PAOK) e del 36enne capitano Georgios Karagounis (Fulham FC), dai piedi ancora piuttosto raffinati: questi ultimi due sono gli unici superstiti della storica squadra che vinse Euro2002 in Portogallo.
In avanti gran parte del peso dell’attacco sarà su Kostantinos Mitroglou (Fulham FC), mentre l’ottimo Georgios Samaras (Celtic FC) gioca esterno, non segna molto, ma fa un gran lavoro per i compagni.
In alternativa a Mitroglou c’è l’esperto Theofanis “Fanis” Gekas (Konyaspor), che non è un fenomeno, non ha mai giocato in squadre di primissimo livello, ma ha sempre fatto il suo dovere, sia in Nazionale che nelle squadre di club.
Punti deboli
Una difesa così solida ha un prezzo da pagare, infatti le opportunità di segnare non sono così frequenti (solo 12 goal in 10 match nel Girone di Qualificazione) e devono venire sfruttate, pertanto servono attaccanti cinici e prolifici, ma non sembrano essercene troppi in squadra: Georgios Samaras e Dimitris Salpingidis (PAOK) lavorano molto per i compagni, ma non sono grandi realizzatori soprattutto a livello internazionale, quindi le speranze dei Greci sono rivolte a Konstantinos Mitroglou, che è redude da una grande prima parte di stagione all’Olympiakos FC, e da una seconda piuttosto deludente al Fulham FC; è quindi giunta l’ora che esploda a livello internazionale, altrimenti per gli Ellenici potrebbero esserci seri problemi.
Inoltre la situazione in cui l’undici di Fernando Santos si trova maggiormente a proprio agio è quella di difendere il risultato, dovesse trovarsi in una situazione di svantaggio, potrebbe essere particolarmente arduo riuscire a rimontare.
Assenze
INFORTUNIO: Kyriakos Papadopoulos (FC Schalke 04), Dimitris Siovas (Olympiakos FC).
Probabile formazione
4-2-3-1.
Karnezis, Torosidis Papastathopoulos Manolas Holebas, Kone Katsouranis (Tziolis), Samaras Karagounis (C) Christodolopous, Mitroglou.
GIAPPONE
Squadra molto tecnica, che sa giocare un buon calcio, con alcune individualità di livello assoluto.
La Qualificazione è arrivata in tranquillità e con notevole anticipo, mentre un anno fa, alla Confederations Cup, la squadra di Mister Zaccheroni destò un’ottima impressione per il calcio espresso, anche se la qualificazione alle Semifinali, complice un Girone abbastanza impegnativo con Brasile, Italia e Messico, non arrivò.
Anche quattro anni fa in Sud Africa i “Blue Samurai” misero in evidenza un ottimo calcio, fermandosi agli Ottavi di Finale, in cui vennero sconfitti ai rigori dal Paraguay.
Punti di forza
Non potendo contare su una straripante forza fisica, la Nazionale nipponica ha dovuto fare di necessità virtù, puntando tutto su tecnica e velocità, che le permettono di sviluppare un gioco di squadra spesso piacevole.
Il portiere Eiji Kawashima (Standard Liege), titolare nel Campionato belga, dovrebbe essere una certezza, mentre in difesa le corsie esterne dovrebbero essere ben presidiate da Yuto Nagatomo (FC Inter), Atsuto Uchida (FC Schalke 04) e Gōtoku Sakai (VfB Stuttgart); al centro invece il perno dovrebbe essere Maya Yoshida (FC Southampton), reduce da una seconda stagione in Premier League dove non ha giocato molto, dopo una prima molto positiva.
Sulla linea mediana regna l’esperienza, con i veterani Makoto Hasebe (30, Capitano, 1. FC Nürnberg, in precedenza ha militato per molti anni nel Wolfsburg) e soprattutto Yasuhito Endō (34, bandiera del Gamba Osaka), un centrocampista molto carismatico, completo e creativo, è un ottimo regista che sa anche distruggere e soprattutto segnare, grazie anche ad una notevole abilità nei calci di punizione, che però in Nazionale dovrebbero essere appannaggio di Keisuke Honda.
Ma è sicuramente la trequarti il miglior reparto della Nazionale nipponica: infatti in questo reparto si muovono le due grandi stelle della squadra, Shinji Kagawa (Manchester United FC) e Keisuke Honda (AC Milan), capaci sia di segnare che di fornire assist. La linea dei trequartisti dovrebbe essere completata da uno fra Shinji Okazaki (1. FSV Mainz 05), reduce da un’ottima stagione in Bundesliga, che in teoria sarebbe una punta, ma a volte viene adattato esterno, ed Hiroshi Kiyotake (1. FC Nürnberg), mentre come possibile sorpresa vi segnaliamo Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), che però dovrebbe partire dalla panchina.
Punti deboli
Pur con tutte le abilità tecniche e tutto il bel gioco del mondo, la mancanza di fisicità nel calcio moderno è un limite non da poco che probabilmente risulterà determinante: sarà molto interessante il match con la Costa d’Avorio, che è un tipo di squadra praticamente opposto.
Per il resto, la parte centrale della difesa non sembra eccezionale, e, soprattutto, in attacco sembra mancare una punta di peso in grado di garantire goal con regolarità a livello internazionale, tanto che a volte in questa posizione viene adattato Keisuke Honda: altrimenti Shinji Ozakazi sembra la miglior soluzione, l’usato sicuro, sempre che non si riveli Yuya Osako (TSV 1860 München), reduce da una buona seconda parte di stagione in 2. Bundesliga, dopo aver avuto una buona media goal in patria.
Assenzee
SCELTA TECNICA: Mike Havenaar (Vitesse).
Probabile formazione
4-2-3-1.
Kawashima, Uchida (Sakai) Yoshida Inoha Nagatomo, Hasebe (C) Endō, Kyotake (Okazaki) Kagawa Honda, Okazaki (Honda, Osako).
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