Scontri & Risse: Panathinaikos FC vs Olympiacos FC (22/02/2015)
Immagine: www.lusogolo.com.
Scontri nel Derby di Atene fra Panathinaikos FC ed Olympiacos FC, che in realtà ha sede nella cittadina del Pireo, poco distante, non sono certo una novità: tuttavia hanno sempre un loro perché, in particolare quando la tifoseria ospite è assente.
IL CONTESTO
L’incontro era parte della 25° Giornata, l’ottava di Ritorno, della Superleague greca, il massimo Campionato ellenico, e l’Olympiacos si presentava in testa alla classifica con 58 punti, sei in più dei rivali, secondi a 52: una vittoria dei biancorossi avrebbe probabilmente chiuso la lotta per il Titolo, almeno virtualmente.
La partita era il programma all’Apostolos Nikolaidis, per gli amici “Leoforos“, lo storico Stadio di casa del PAO, un impianto non proprio modernissimo ma dall’indiscusso fascino storico, ove l’undici in verde è tornato a giocare da un paio di stagioni dopo alcuni anni in “esilio” allo Stadio Olimpico, costruito per le Olimpiadi e capace di contenere fino a 60.000 spettatori: il Panathinaikos aveva intenzione di demolire il Nikolaidis, eccetto che per la storica curva ove era situato il Gate 13, che doveva diventare museo, e trasferirsi in un impianto di nuova costruzione, che però non ha mai visto la luce, viste le difficoltà economiche che stanno attraversando sia il PAO che la Grecia intera, e, pertanto, il club ha deciso di fare ritorno nella sua vecchia casa, leggermente rinnovata, anche perché lo Stadio Olimpico andava presentandosi sempre di più vuoto e “freddo”.
Tuttavia nel Derby mancava una presenza importante, quella dei tifosi ospiti, cui è stato vietato l’accesso all’impianto per motivi di ordine pubblico, visto che i rapporti fra le due tifoserie, come saprete, non sono decisamente all’insegna della cordialità.
L’INVASIONE
Nonostante l’assenza dei sostenitori ospiti, non sono mancati momenti di tensione, che hanno raggiunto l’apice poco prima del calcio d’inizio. Secondo quanto ci è parso di apprendere, l’allenatore dei biancorossi, il portoghese Vìtor Pereira, scortato da una “delegazione” della propria squadra, sembra essersi portato sotto la curva della squadra di casa per toccare la rete della porta, probabilmente un gesto scaramantico, e sembra esserci riuscito.
I tifosi di casa sembrano non aver gradito il gesto, probabilmente letto come una provocazione, e pertanto, dopo aver cercato di allontanare la delegazione avversaria con il lancio di materiale pirotecnico e di un oggetto, probabilmente un seggiolino, sono passati ai fatti, invadendo il campo, provocando la fuga del manipolo avversario, e dei giocatori, che si stavano riscaldando in campo, verso gli spogliatoi.
E’ allora intervenuta la polizia, che, dopo alcuni scontri, costati alcuni feriti da ambo le parti, ha riportato gli “avventurieri” alle loro posizioni, e, tornata la “calma”, l’arbitro ha potuto dare regolarmente il via all’incontro.
LA PARTITA
Il Panathinaikos è passato in vantaggio al 49′ grazie ad un autorete del terzino biancorosso Arthur Masuaku, ed ha poi raddoppiato al 78′ grazie ad una rete del croato Mladen Petric, che ha sfruttato un maldestro errore della difesa: l’arbitro ha poi concesso un maxi-recupero a causa di diverse interruzioni, ed al 90+7′ l’argentino Alejandro “Chori” Dominguez ha accorciato le distanze su calcio di punizione (interessante lo schema !).
Ci sarebbe stato ancora qualche secondo e/o minuto da giocare, ma a causa del lancio di materiale pirotecnico, l’arbitro ha decretato la fine dell’incontro con leggero anticipo: con questa vittoria il PAO ha tenuto aperto il campionato, restando in seconda posizione e portandosi a 55 punti, a tre sole lunghezze dai biancorossi in vetta alla classifica. Il goal di Dominguez comunque potrebbe risultare molto importante, perché ha dato all’Olympiacos il vantaggio negli scontri diretti, a causa del maggior numero di goal segnati in trasferta (andata 1-0 per i biancorossi), qualora le due squadre terminassero a pari punti.
Per ulteriori immagini: http://www.lusogolo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=30740:vitor-pereira-obrigado-a-fugir-dos-adeptos-rivais&catid=357&Itemid=354.
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