Vienna e Stoccolma, quando i tifosi smontano lo stadio !
Anche se dal titolo non si direbbe, questa volta non parleremo di incidenti verificatisi all’interno di uno stadio durante un match di calcio !
Prima di tutto ci spostiamo a Stoccolma, in Svezia, più precisamente nel quartiere meridionale della città, dove gioca la squadra dell’Hammarby IF, una delle più seguite del Paese, che ha da poche settimane riconquistato la promozione in Allsvenskan, la massima serie del calcio svedese.
Il Bajen, questo il soprannome della squadra, attualmente gioca i propri incontri casalinghi alla moderna Tele2 Arena, stadio, inaugurato nell’Estate 2013, in grado di contenere 30.000 spettatori e che nell’ultima, vincente, stagione ha registrato un’affluenza media di circa 20.000 spettatori a partita, registrando a volte anche il tutto esaurito.
Tuttavia, prima di trasferirsi nelle sua nuova casa, l’Hammarby militava nel vecchio ma caratteristico Söderstadion, costruito nel 1966 e praticamente incastonato fra altri edifici, in una zona dove ora sorge anche la famosa cupola panoramica del Globen, che sovrasta un importante palaghiaccio: in questo impianto, che poteva contenere circa 16.000 spettatori, è lo stadio in cui nel 2001 l’HIF ha vinto il suo unico Campionato svedese, ed al quale i tifosi del Bajen sono tuttora molto affezionati.
Tuttavia l’affetto dei tifosi non ha evitato che nel 2013 il Söderstadion chiudesse i battenti dopo l’incontro fra Hammarby IF ed Ängelholms FF, terminato 1-1, con l’ultima rete della storia dell’impianto siglata dal Capitano della squadra di casa, Kennedy Bakircioglü.
Per poco più di un anno questo stadio è rimasto al suo posto, a circa 200 metri di distanza dalla Tele2 Arena, ma ha ormai le ore contate, in quanto presto verrà rimpiazzato dai soliti negozi ed abitazioni di circostanza: pertanto, Sabato scorso, prima della sua demolizione, la Società svedese ha permesso ai suoi sostenitori di entrare nell’impianto e di portarsi via, come ricordo, qualsiasi oggetto avessero voluto e/o sarebbe potuto tornare loro utile.
Sono così giunte allo stadio diverse centinaia di sostenitori della squadra biancoverde, di tutte le età, armati di seghe, scalpelli, cacciaviti, pale e strumenti improvvisati, e si sono portati a casa panche, cartelloni, mattonelle, zolle d’erba, seggiolini ed ogni altro genere di oggetti, spesso dalla dubbia utilità, in un’atmosfera un po’ malinconica.
Se abbiamo tradotto bene dallo svedese la didascalia di una foto, segnaliamo la storia di un anziano tifoso dell’AIK, squadra rivale dell’Hammarby, che si è recato al Söderstadion per prendere una zolla d’erba e portarla sulla tomba della moglie scomparsa, tifosissima del Bajen.
Per ulteriori foto, consigliamo la lettura di questo articolo.
Ora ci apprestiamo a cambiare Nazione, cambiare città, ma non a cambiare i colori di squadra, che restano il bianco ed il verde !
Ci spostiamo infatti in Austria, a Vienna, dove lo SK Rapid Wien da questa Stagione ha abbandonato il proprio stadio di casa, il Gerhard Hanappi Stadion, per spostarsi all’Ernst Happel Stadion, dove solitamente gioca la Nazionale austrica, in attesa che il nuovo Allianz Stadion (24.000 spettatori, 28.000 per alcune partite nazionali) venga edificato sul posto del precedente impianto.
Il Gerhard Hanappi Stadion non era neanche troppo datato, in quanto era stato inaugurato “solamente” 37 anni fa, nel 1977, poteva contenere fino a 18.500 spettatori, e portava il nome di una leggenda del club (vi aveva militato dal 1950 al 1965) e del calcio austriaco, che, dopo aver chiuso la propria carriera da calciatore, ne aveva intrapreso una nuova da architetto ed aveva progettato proprio quello stadio, che gli venne intitolato alla sua morte, giunta nel 1980: il futuro nuovo impianto per ragioni di sponsorship prenderà, almeno fino al 2026, il nome della compagnia di assicurazioni Allianz (notare come anche lo stadio dello FK Austria Wien, storica rivale del Rapid, porti il nome di una compagnia di assicurazioni, la Generali), pertanto a Gerhard Hanappi verrà intitolata una piazza antistate il nuovo impianto.
Nel primo weekend di Ottobre il Rapid ha quindi invitato i propri sostenitori ad una sorta di “Demolition Party“, durante il quale i tifosi hanno potuto portarsi via alcuni pezzi del vecchio stadio di casa. Tuttavia l’iniziativa è stata più organizzata (e più commerciale) rispetto a quella del club di Stoccolma, in quanto i tifosi austriaci sono stati assistiti da alcuni operatori attrezzati, ed hanno dovuto pagare per ogni “souvenir” che hanno deciso di portare a casa propria. C’era un vero e proprio listino prezzi: 19.77 euro (lo stadio venne aperto nel 1977) per un seggiolino, 18.99 euro (la società venne fondata nel 1899) per un pezzo di rete e 5 euro per una zolla d’erba !
Tuttavia questi due eventi, avvenuti nell’ultimo mese e mezzo, hanno dei precedenti: senza scavare troppo in profondità ricordiamo, sempre a Stoccolma, che nel Novembre 2012, pochi gironi dopo aver ospitato il suo ultimo incontro (un match di Europa League fra AIK e Napoli terminato 1-2 per i Partenopei e deciso da un rigore di Edinson Cavani nei minuti di recupero), lo storico Råsunda Fotbollstadion, che aveva ospitato la Finale del Mondiale del 1958, vinta dal Brasile di Pelè proprio contro la Svezia, venne smantellato dai tifosi dell’AIK, che si sarebbe poi trasferito alla Friends Arena. Il club svedese pubblicò poi sulla propria pagina Facebook alcune foto inviategli dai propri sostenitori che mostravano come essi avessero “arredato” le proprie abitazioni con seggiolini, panche ed oggetti di ogni tipo provenienti dal glorioso impianto.
Un po’ meno “istituzionale” ed ancora meno autorizzata fu l’opera di demolizione prestata dagli ultras dello FC Utrecht, che, al termine del match contro il PSV del 21 Aprile del 1981, l’ultimo incontro casalingo stagionale, devastarono lo Stadion Galgenwaard, che stava per essere ricostruito.
Potete vedere alcune immagini di questo evento nel video sottostante, a partire dal minuto 04:30.
Commenti recenti