Fine Stagione: Islanda – Úrvalsdeild 2013
SQUADRA P DR PTS
1 KR Reykjavík 22 23 52
2 Hafnarfjördur 22 25 47
3 UMF Stjarnan 22 9 43
4 Breidablik 22 10 39
5 Valur 22 14 33
6 Vestmannaeyja 22 -2 29
7 Fylkir 22 0 26
8 Thór 22 -13 24
9 Keflavík ÍF 22 -14 24
10 Fram Reykjavík 22 -11 22
11 Víkingur Ó. 22 -14 17
12 ÍA Akranes 22 -27 11
Champions League: KR Reykjavík (Champion)
Europa League: FH Hafnarfjördur, UMF Stjarnan, Fram Reykjavík (Cup Winner)
Retrocesse in 1.delid: Vikingur, IA Akranes
Classifica Marcatori:
1. Atli Vidar Björnsson - FH Hafnarfjördur -13 goals (19 matches)
1. Gary Martin (ENG) – KR Reykjavík - 13 (22)
1. Vidar Örn Kjartansson Fylkir Reykjavík – 13 (22)
4. Chukwudi Chijindu (USA) - Thór Akureyri – 10 (18)
5. Hólmbert Aron Fridjónsson - Fram Reykjavík – 10 (21)
Quando i Campionati più seguiti d’Europa si apprestano ad entrare nel vivo, altri Campionati invece, che si svolgono durante l’anno solare, proclamano già i loro vincitori. E’ il caso dell’Islanda, forse uno dei campionati più corti al mondo, 12 squadre che si affrontano solamente 2 volte (in tanti altri a 12 squadre in genere 3 volte), senza playoff, da inizio Maggio a fine Settembre. Tuttavia ciò non deve trarre in inganno, dal momento che il livello della competizione è relativamente buono, ha esportato diversi ottimi giocatori in Campionati di primo ordine e che il calcio islandese sembra essere in una relativa età dell’oro, dal momento che la Nazionale si giocherà i playoff per la qualificazione al Mondiale brasiliano contro la Croazia, che la classifica dei cannonieri dell’attuale Eredivise, il Campionato Olandese, è monopolizzata, Graziano Pellè a parte, da attaccanti Islandesi e che nei turni di qualificazione di quest’Estate alla Champions League ed all’Europa League le squadre di quest’isola hanno fatto dignitosissime figure: (in CL lo FH Hafnarfjördur ha eliminato i Lituani dell’FK Ekranas, salvo poi venire eliminati di misura (1-0 a Vienna e 0-0 in casa) dall’Austria Vienna, e poi dai Belgi del Genk nell’ultimo turno preliminare di EL, dove le altre tre squadre isolane impegnate in questa competizione hanno tutte superato il primo dei quattro turni preliminari previsti, al secondo turno IB Vestmannaeyja e KR hanno perso più che dignitosamente contro avversarie molto blasonate, Stella Rossa di Belgrado e Standard Liegi, mentre il Breidablik ha addirittura eliminato il blasonato Sturm Graz, raggiungendo il terzo turno, dove si è arreso solamente ai rigori ai Kazaki dello FK Aktobe).
Tornando alla competizione locale, quest’anno il KR si è confermato il club più titolato d’Islanda conducendo sempre un campionato di vertice, talvolta insidiato, non troppo da vicino, dallo FH, che, insieme allo UMF Stjarnan, club emergente, finora noto soprattutto per le sue pittoresche esultanze, di cui probabilmente si parlerà in un altro post, ma che si sta confermando molto solido, si sono garantite una abbastanza tranquilla qualificazione ai turni preliminari di Europa League, complice il crollo finale del Breidablik, unica altra seria pretendente per tale traguardo. In coda torna in 1.Delid la neopromossa Vikingur, mentre fa scalpore la disarmante retrocessione di una nobile del calcio di questo paese, lo IA Akranes (18 Campionati vinti), sebbene sia retrocessa anche nel 2010, invece si salva la neopromossa proveniente dal profondo nord di questa nazione del profondo nord. Dalla 1.Delid salgono in Úrvalsdeild (Pepsi-delid per ragioni di sponsor) il Fjölnir ed un altro Vikingur, entrambi club della capitale. Si aggiudica la Coppa Nazionale, quindi un posto in Europa League, un’altra nobile del calcio islandese, il Fram Reykjavík, che in finale batte ai rigori lo sfortunatissimo Stjarnan, seconda finale consecutiva persa ai rigori, che fallisce così nuovamente la conquista di quello che sarebbe stato il primo titolo della sua storia (fondato nel 1960), ma si può consolare con la prima qualificazione della sua storia in una competizione europea, e con il secondo Campionato consecutivo vinto dalla squadra femminile.
La media spettatori casalinga di ogni squadra è circa 1.000 persone, con lo FH ed il KR che arrivano in media a 1.500, il KR quasi a 2.000, mentre i derby fra queste due squadre attirano circa 3.000 spettatori. Non male per un Paese con poco più di 317.000 abitanti, dove oltretutto la pallamano è popolare almeno quanto il calcio, e quindi gli “ruba” potenziali giocatori e tifosi.
Pre-partita di KR – FH:
Ma veniamo ora a chi in campo ci scende. La stragrande maggioranza dei giocatori sarà quasi sicuramente ignota a chi leggerà questo articolo, tuttavia ci sono alcuni personaggi, perlopiù ”nonni”, che, dopo più che dignitose carriere in campionati importanti, hanno deciso di sparare le loro ultime cartucce nella loro terra natia, fra essi ricordiamo: Bjarni Gudjónsson (capitano del KR, ex Newcastle United, Racing Genk, Stoke City, VfL Bochum e Coventry City), Brynjar Gunnarsson (38, KR, ex Stoke City, Nottingham Forest, Watford, e soprattutto Reading, dove ha giocato per otto anni), Hermann Hreidarsson (39, IB Vestmannaeyja, una quindicina d’anni passata in Inghilterra, principalmente all’Ispwich Town, al Charlton Athletic e al Portsmouth), Helgi Sigurdsson (39, Fram, ex Stoccarda, Panathinaikos e Aarhus GF), Jóhann Birnir Gudmundsson (35, Keflavik IF, ex Watford), Joey Gudjónsson (capitano dell’IA Akranes, ex Racing Genk, RKC, Real Betis, Aston Villa, Wolverhampton, Leicester City, AZ, Burnley), Veigar Páll Gunnarsson (33, Stjarnan, ex Nancy e Stabaek), senza dimenticare diversi giocatori che hanno maturato esperienze nei più quotati campionati scandinavi. A livello di valore tecnico, vale la pena menzionare coloro che sono nel giro della locale Nazionale maggiore, ovvero Hannes Thór Halldórsson (portiere del KR), Jóhann Laxdal (Stjarnan), Kristinn Jónsson (Breidablik) e Gunnleifur Vignir Gunnleifsson (38enne portiere del Breidablik), oltre a Tonny Mawejje, Nazionale ugandese dell’IB Vestmannaeyja, Matarr Jobe, Nazionale Under 20 del Gambia, e Maksims Rafalskis, ex Nazionale lettone.
Analizzando i contingenti stranieri, quello più numeroso è quello inglese, con 15 giocatori, seguito da quello danese e spagnolo, con 7 elementi, mentre i Norvegesi e gli Scozzesi sono 5 e gli Sloveni 4. Ci sono anche Serbi, Lettoni, Ugandesi, Americani, Gambiani, Serbi, un Olandese, un Gambiano, uno Svizzero, un Togolese, un “cugino” delle Isole Faroe, un Nazionale filippino di chiare origini locali, e pure un Italiano (ma da Agosto gioca in Finlandia), Giuseppe Funicello, cresciuto nelle giovanili della Salernitana, trasferitosi a 20 anni negli USA dove ha giocato nelle leghe minori e dove ha aperto una specie di società di talent scouting, e poi tornato in Europa, dove ha giocato in Finlandia ed Islanda.
Ah, per chiudere , mi stavo dimenticando che nell’IB Vestmannaeyja gioca un tal David James, Inglese, 43 anni, giocatore più vecchio del campionato e portiere, vi ricorda qualcosa ? Ma certo, è proprio lui, il mitico David “Calamity” James, che ha difeso la porta della Nazionale Inglese 53 volte, l’ultima poco più di tre anni, quindi neanche secoli, fa al Mondiale sudafricano, ex (incubo dei tifosi di) Liverpool (7 stagioni), Aston Villa, Manchester City, West Ham United, e Portsmouth, che dopo un paio di stagioni nelle serie inferiori inglesi, ha deciso di non appendere i guanti al chiodo, di fare un esperienza di vita e di tornare a far danni in una massima divisione e lottare per qualche titolo con cui arricchire il suo palmares, oltretutto giocando anche quattro partite delle fasi eliminatorie, di cui due contro la mitica Stella Rossa, esibendosi al prestigioso Marakana di Belgrado, davanti a più di 30.000 spettatori. Bravo David, THIS IS THE FOOTBALL WE LIKE !
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