Preview: Coppa del Mondo FIFA 2014 – Gruppo D
Girone piuttosto complicato, che per forza di cose mieterà almeno una vittima illustre, anche se nessuna fra Inghilterra, Italia ed Uruguay rientra nella rosa delle primissime favorite, in quanto tutte e tre queste Nazionali sembrano avere qualche problema.
Poi c’è il Costa Rica, che è una buona squadra non da sottovalutare, e potrebbe fare qualche scherzo molto pesante.
COSTA RICA
Nazionale tutt’altro che malvagia, è una buona squadra con anche della qualità: le possibilità di passaggio del turno non sono molte, ma tuttavia non pensiamo che chiuderà il Girone a 0 punti. Pertando chi dovesse perdere per strada punti contro i “Los Ticos” potrebbe pagarla molto cara.
9 calciatori su 23 militano in Patria, dove vi è un Campionato di discreto livello, il terzo più forte della CONCACAF, con tre squadre che abbastanza importanti (CD Herediano, Deportivo Saprissa e LD Alajuelense), che forniscono alla Nazionale gran parte dei giocatori impegnati nel Campionato locale, mentre gli altri si dividono più o meno equamente fra Campionato americano (4), Campionati scandinavi (5) ed altri Campionati europei (5).
Punti di forza
Ultimamente il Costa Rica è terra di ottimi portieri, in quanto il titolare Keylor Navas (UD Levante) è stato forse il miglior portiere de La Liga spagnola appena conclusa, ed in teoria ci sarebbe pure Esteban Alvarado (AZ), titolare nel Campionato olandese, che era stato incluso nella lista dei 30 ma è stato scartato da quella dei 23 finali, pagando forse un rapporto piuttosto conflittuale con l’allenatore, il colombiano Jorge Luis Pinto.
In difesa gli elementi più interessanti dovrebbero essere i terzini Óscar Duarte (Club Brugge) e Cristian Gamboa (Rosenborg BK) ed i centrali Junior Diaz (Mainz 05) e Roy Miller (New York Red Bulls).
Interessante il centrocampo made in Scandinavia, con le ali Christian Bolaños (FC Kobenhavn), Diego Calvo (Vålerenga IF) e Celso Borges (AIK, nato in Brasile, può fare anche la seconda punta), il regista Michael Barrantes (Aalesund, Norvegia) ed il promettente 22enne mediano difensivo Yeltsin Tejeda (Deportivo Saprissa, sì il suo nome è ispirato proprio all’ex Presidente della Federazione Russa).
Ma è l’attacco il reparto più forte della squadra, nonostante l’infortunio di Alvaro Saborìo (Real Salt Lake), grazie alla coppia d’attacco composta dagli ottimi Bryan Ruiz (PSV, in prestito dal Fulham FC), il Capitano, che ultimamente gioca più defilato e lontano dalla porta, motivo per cui non ha più replicato la grande stagione avuta con il Twente qualche anno fa, e Joel Campbell (Olympiakos FC), la grande speranza del calcio costaricano, reduce da una grande stagione in Grecia: l’(unica) alternativa è Marco Ureña (Kuban Krasnodar), che però non ha una grande media realizzativa.
Punti deboli
La difesa sembra il reparto meno attrezzato della squadra, dove oltretutto si farà sentire molto l’aasenza del povero terzino Bryan Oviedo, che, dopo un’ottima prima parte di stagione in Premier League inglese all’Everton FC, ha subito un grave infortunio che gli ha fatto perdere i Mondiali; inoltre l’altro terzino Cristian Gamboa in questa stagione sta giocando molto poco nel Campionato norvegese.
Fermo restando che è una buona squadra con tanti discreti giocatori e tre di primo piano (Navas, Ruiz e Campbell), il fatto che diversi elementi militino nella MLS e nei Campionati scandinavi, il cui livello, escludiamo quello danese che è più forte, è pari più o meno a quello della parte alta della Serie B italiana, fa pensare che il gap con le altre del Girone sia difficilmente colmabile.
Assenze
INFORTUNIO: Alvaro Saborìo (Real Salt Lake), Bryan Oviedo (Everton).
SCELTA TECNICA: Esteban Alvarado (AZ).
Formazione tipo
4-4-2.
Navas – Gamboa Miller Umana Diaz – Bolanos Barrantes Tejeda Borges – Ruiz Campbell.
URUGUAY
Nazionale di ottimo livello, di tradizione, e cresciuta molto negli ultimi anni.
Nel 2010 fu la sorpresa dei Mondiali, classificandosi al terzo posto, anche grazie ad un cammino tutt’altro che proibitivo (Corea del Sud agli Ottavi e Ghana ai Quarti di Finale), ma nel 2011 si è confermata vincendo la Coppa America.
Come ormai da tradizione dal 2002 a questa parte, è giunto quinto nel Girone di Qualificazione sudamericano, e si è qualificato vincendo lo spareggio intercontinentale (nel 2006 perse contro l’Australia).
Washington Tabarez, il decano degli allenatori uruguagi, ha puntato molto su chi gioca all’estero, preferendo riserve in campionati europei a titolari nel campionato locale.
Punti di forza
La difesa sembra piuttosto affidabile, con gli esperti Diego Lugano (WBA), Sebastiàn Coates (Nacional Montevideo, in prestito dal Liverpool) e Diego Godìn (Atletico de Madrid), quest’ultimo anche molto pericoloso nell’area di rigore avversaria.
A centrocampo non mancano gli incontristi, come gli esperti Diego Pérez (Bologna) ed Egidio Arevalo Rios (Monarcas Morelia), mentre Gastón Ramírez (FC Southampton) e Clemente Rodriguez (Atletico de Madrid) dovrebbero metterci la fantasia e far fare il salto di qualità al reparto.
Tuttavia è ovviamente il micidiale attacco l’arma migliore della squadra, in quanto solo poche squadre al mondo possono schierare un attacco con i tre “moschettieri”: Edinson Cavani (PSG), prezioso non solo per i numerosi goal che è capace di segnare, ma anche e soprattutto per quanto si sacrifica per la squadra in copertura, Luis Suárez (Liverpool FC), reduce da una straordinaria stagione in èremier League, e Diego Forlán (Cerezo Osaka), che però ha 35 anni, gioca in Giappone, sembra in fase calante, tanto da non essere sempre titolare, e difficilmente ripeterà l’incredibile Mondiale di 4 anni fa.
Punti deboli
In porta Fernando Muslera (Galatasaray AS) è migliorato moltissimo rispetto agli inizi della sua carriera, ma non è uno dei portieri più affidabili al mondo, mentre in difesa si potrebbe ballare un po’ sulle fasce, con Maxi Pereira, che talvolta nel Benfica va in difficoltà, Alvaro Pereira (Sao Paulo FC), che all’Inter è tutt’altro che rimpianto, Jorge Fucile (FC Porto), abbonato alla tribuna dell’Estadio do Dragao, il duttile Martin Caceres, che forse è il più affidabile, ma non è titolare in Italia, ed il giovane Jose Maria Gimenez (Atletico Madrid), 19enne con una sola presenza ne La Liga.
A centrocampo ci sono tanti buoni giocatori, ma non sembrano esserci fuoriclasse.
INGHILTERRA
Non sembra uno degli undici più forti di sempre, anche perché sembra nel bel mezzo di un ricambio generazionale, con qualche “senatore” superstite e diversi giovani in rampa di lancio.
E’ una squadra con una forte presenza di elementi del Liverpool FC, reduce da un’ottima stagione in Premier League, e del Manchester United FC, reduce da una alquanto deludente.
Punti di forza
La corse laterali della difesa sono ben presidiate dai 29enni Glen Johnson (Liverpool FC) e Leighton Baines (Everton FC), di cui si parla molto bene, ma che in Nazionale è sempre stato chiuso da Ashley Cole (Chelsea FC), scalzato negli ultimi mesi, mentre la coppia centrale composta da Phil Jagielka (Everton FC) e Gary Cahill (Chelsea FC) dovrebbe essere forte sulle palle alte.
Nel mezzo del campo detta sempre legge l’immenso Steve Gerrard (34, Liverpool FC), capitano della squadra, mentre lo storico compagno di reparto Frank Lampard (35, FC Chelsea) è stato convocato forse più per meriti passati e per il carisma che ha all’interno dello spogliatoio, ma sembra relegato ad un ruolo da comprimario.
Sugli esterni la fantasia dei giovani Raheem Sterling (Liverpool FC), Giamaicano di nascita, Alex Oxlade-Chamberlain (Arsenal FC) e Danny Welbeck (Manchester United FC) dovrebbero garantire fantasia, freschezza e cambio di passo, che saranno indispensabili in fase offensiva, mentre l’attacco sembra poggiare ancora principalmente sulle spalle del solito Wayne Rooney (Manchester United FC), che però in un 4-2-3-1 potrebbe giocare sull’esterno e lasciare il posto di punta centrale a Daniel Sturridge (Liverpool FC), letteralmente esploso, in coppia con Luis Suarez, nella scorsa stagione di Premier League.
Punti deboli
Il portiere è sempre stato il tallone d’Achille della Nazionale inglese, e Joe Hart (Manchester City FC) è capace di grandi parate, in particolare nella sua squadra di club, ma non è affidabilissimo, in particolare in Nazionale.
La coppia difensiva Cahill-Jagielka è forte nel gioco aereo, ma forse un po’ lenta, anche se probabilmente meno di quella precedente composta da John Terry e Rio Ferdinand, mentre a centrocampo sembra mancare un regista puro alla Andrea Pirlo.
In attacco c’è il secondo grande tallone d’Achille della selezione inglese degli ultimi anni, ovvero la mancanza di un attaccante di livello da affiancare a Wayne Rooney: è dai tempi della coppia Owen-Sherear che mancano due attaccanti molto forti contemporaneamente in campo, per cui è indispensabile che Daniel Sturridge si confermi sui livelli del Campionato appena concluso, in alternativa saremmo curiosi di vedere il 32enne Rickie Lambert (FC Southampton), entrato da pochi mesi nel giro della Nazionale dopo una carriera spesa soprattutto nelle serie inferiori, insomma un po’ il Dario Hubner d’oltremanica.
Secondo alcuni giornalisti inglesi il fatto che la Premier League non si fermi mai, neanche a Natale, porta sicuramente molto denaro ai club inglesi in termini di diritti TV, ma potrebbe far arrivare qualche giocatore particolarmente logoro agli appuntamenti di Giugno con la Nazionale.
Assenti
SCELTA TECNICA: Ashley Cole (Chelsea FC).
RITIRO DALLA NAZIONALE: John Terry (Chelsea FC), Rio Ferdinand (Manchester United).
Formazione tipo
4-2-3-1.
Hart – Baines Jagielka Cahill Johnson – Gerrard (C) Wilshere – Rooney Welbeck Sterling – Sturridge.
ITALIA
Nazionale come sempre alquanto imprevedibile, senza troppe individualità la cui forza principale dovrebbe essere la compattezza, anche se agli Europei del 2012 ha mostrato, a sprazzi, un discreto gioco.
Punti di forza
La difesa, basata su quella della Juventus con Giorgio Chiellini, Alessandro Barzagli e Leonardo Bonucci, è abbastanza solida, anche se non inossidabile.
Il centrocampo sembra il reparto più forte con il genio di Andrea Pirlo (Juventus FC), che, anche se gioca da fermo, con le sue geometrie ed i suoi assist deve illuminare l’intera squadra, senza dimenticare i suoi micidiali calci di punizione. Dovrebbero affiancarlo il forte incursore Claudio Marchisio (Juventus FC), l’estroso e polivalente Antonio Candreva (SS Lazio), che può giocare anche ala, l’oriundo Thiago Motta (PSG), ed il giovane Marco Verratti (PSG), che probabilmente sarà il sostituto di Pirlo.
In attacco Antonio Cassano (Parma) e Mario Balotelli (AC Milan) sono capaci di giocate geniali in grado di risolvere alcune partite, mentre la rivelazione dello scorso Campionato Ciro Immobile (Torino) ha qualche limite tattico, ma è da valutare a questi livelli.
Infine a noi piace molto Alessio Cerci (Torino), elemento molto duttile, dotato di tiro, classe e corsa, ma non sappiamo se troverà abbastanza spazio.
Punti deboli
In porta il titolare sarà Gianluigi Buffon (Juventus FC), anche se probabilmente non è più il miglior portiere italiano già da qualche anno, ma probabilmente ha un ruolo importante all’interno dello spogliatoio, oltre a godere di buona stampa, mentre il suo vice Salvatore Sirigu (PSG) ci sembra più affidabile.
I terzini dell’AC Milan, Ignazio Abate e Mattia De Sciglio, sembrano piuttosto fragili, mentre i centrali difensivi, come detto sopra, non sono inaffidabili, ma nemmeno dei fenomeni.
In attacco le individiualità di Antonio Cassano, che ha da sempre una tenuta atletica alquanto limitata, e di Mario Balotelli sono fuori discussione, ma puntare su uno di loro, o su entrambi, significa rinunciare ad avere un gioco di squadra collettivo, puntando tutti sulle loro giocate o sui loro colpi di genio, con i quali possono risolvere QUALCHE partita. E’ un po’ lo stesso discorso che vale per Zlatan Ibrahimovic, che però è in grado di risolvere QUASI TUTTE le partite.
Assenze
INFORTUNIO: Riccardo Montolivo (AC Milan).
SCELTA TECNICA: Giuseppe Rossi (AC Fiorentina), Alberto Gilardino (Genoa CFC), Mattia Destro (AS Roma), Alessandro Diamanti (Guangzhou Evergrande).
Formazione tipo
Buffon (c) – Abate Chiellini Barzagli (Bonucci) Darmian – Pirlo (Verratti) DeRossi (ThiagoMotta) – Marchisio Candreva (Cerci, Cassano) – Balotelli (Immobile).
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