Bellini invita sia Doni che “il Bocia” al suo matrimonio, ma i due si odiano: imbarazzo a Bergamo
Il 34enne terzino dell’Atalanta BC, Gianpaolo Bellini, è una, seppur molto meno celebrata rispetto ad altre, delle poche bandiere ancora presenti del calcio, avendo svolto tutta la sua vita calcistica nella società nerazzurra, dai Pulcini fino alla Prima Squadra, nella quale ha esordito nel 1998, collezionando fino ad oggi 366 presenze (403 contando tutte le gare ufficiali) ed 8 reti in Campionato.
Mercoledì scorso si è sposato a Sarnico, in Provincia di Bergamo (congratulazioni da parte di thefootballwelike !!!), e, come potete ben immaginare, erano presenti diversi compagni ed ex compagni di squadra, nonché l’allenatore ed alcuni dirigenti della società.
Ma, avendo militato così a lungo nella stessa squadra, il buon Bellini non ha potuto non invitare al suo matrimonio alcuni personaggi “controversi”, che sono, o sono stati, molto importanti nell’ambiente nerazzurro, come ad esempio l’ex capitano Cristiano Doni ed il famoso capo tifoseria Claudio Galimberti, ai più conosciuto come il “Bocia“, spesso protagonista di reati da stadio, che, come regalo di nozze al Capitano, ha esposto un drappo nerazzurro grande come la facciata di un palazzo di tre piani, con il sopra il nome ed il numero (6) di Bellini.
Foto: www.gazzetta.it
Cristiano Doni era, insieme a Gianpaolo Bellini, il trascinatore sul campo della squadra e l’idolo incontrastato della tifoseria atalantina, fino all’ultimo caso di calcioscommesse, che è costato diversi punti di penalizzazione all’Atalanta BC ed un breve arresto e cinque anni e mezzo di squalifica all’ex trequartista: in seguito al coinvolgimento del giocatore nello scandalo, la tifoseria organizzata bergamasca ha preso le distanze dal suo ex beniamino, reo di aver infangato il nome della società e di aver rischiato di farla retrocedere a tavolino, contestandolo duramente.
Ciò ha incrinato fortemente i rapporti fra Cristiano Doni ed il “Bocia“, ed ha creato un certo imbarazzo al matrimonio ed al successivo ricevimento, tanto che i due sono stati appositamente sistemati in due posti molto lontani fra loro.
Per amor di cronaca, vi riportiamo che c’è chi sostiene che Cristiano Doni, essendo ormai a fine carriera, per “amore” dell’Atalanta BC abbia fatto di tutto per far ricadere la colpa degli avvenimenti del calcioscommesse il più possibile su di sé, ed il meno possibile sulla società, per far imputare al Club nerazzurro la sola responsabilità oggettiva, e non la molto più grave responsabilità diretta; pertanto non sappiamo se i rapporti fra l’ex trequartista della Nazionale ed il capo tifoseria siano veramente così tesi, o se sia solo un odio di “facciata”.
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