Preview: AFC Challenge Cup 2014 – Finale – Palestina – Filippine
L’AFC Challenge Cup 2014 è arrivata al suo passo conclusivo: saranno Filippine e Palestina a contendersi il titolo e l’ultimo posto disponibile per la Coppa d’Asia 2015.
E’ difficile indicare una favorita, se è vero che nelle Filippine giocano alcuni elementi che militano in Campionati europei di discreto livello, è anche vero che è più difficile pesare la forza della Palestina, i cui giocatori militano quasi tutti nel Campionato locale, che forse è di livello un po’ più alto rispetto a quello filippino; in ogni caso avevamo messo queste due squadre fra le candidate al titolo.
La Palestina, come da previsione, non ha avuto problemi a vincere il Gruppo A, battendo Myanmar e Kirghizistan, e poi pareggiando con i padroni di casa delle Maldive nell’ultima partita, a qualificazione già ottenuta, mentre in Semifinale è arrivato un successo per 2-0 contro l’Afghanistan, “facilitato” da un goal del vantaggio su rigore, valutate voi nel video più in basso se netto o meno.
La Semifinale contro l’Afghanistan.
La Nazionale della Palestina, dopo una breve esistenza negli anni ’30, formata solamente da calciatori di origine ebraica, è, nonostante il controverso status della terra che rappresenta, tornata ad esistere ufficialmente nel 1998, anche se la sua vita è stata non di rado condizionata da problemi burocratici dovuti alla delicata situazione mediorientale.
I giocatori di maggior esperienza dovrebbero essere il portiere Ramzi Saleh (33, Masr El Makasa, Egyptian Premier League ), il centrocampista Imad Zatara (29, Advitabergs FF), titolare nella massima serie svedese, ed il difensore Omar Jarun (30, Ottawa Fury FC), con esperienze in USA, Belgio e Polonia
Non hanno fatto parte della spedizione alcuni importanti elementi come il centrocampista Alì Khatib (25, Hapoel Acre FC, Israele), Alexis Norambuena (30, GKS Belchatow, Polonia) e Daniel Mustafà (29, CD San Marcos, Cile), questi ultimi sono difensori nati in Cile, Paese in cui c’è una importante comunità palestinese, dalla quale la Nazionale mediorientale ha spesso attinto per le sue convocazioni.
Le Filippine invece hanno dovuto sudare di più nel Gruppo B, decisamente più impegnativo: dopo un pareggio inziale per 0-0 contro l’Afghanistan, incontro dominato a livello di possesso palle, ma senza grandi occasioni pericolose, è arrivato un successo per 2-0 contro il debole Laos, ed infine un vittoria contro l’impegnativo Turkmenistan, in un incontro da dentro o fuori, grazie anche ad un rigore parato dal portiere Muller quando l’incontro era ancora sullo 0-0.
La Semifinale contro le Maldive.
Questa è una Nazionale molto interessante, e può schierare alcuni fra i giocatori più forti della Competizione, che militano in alcuni Campionati europei di buon livello.
La cosa che più colpisce, leggendo la lista dei convocati, è la presenza di cognomi che a prima vista potrebbero sembrare spagnoli, olandesi, inglesi e tedeschi, ed in parte è così, un po’ per il passato da colonia delle isole, un po’ per il fatto che alcuni sono nati e cresciuti all’estero, ma sono figli di madri filippine.
La stella della squadra, e probabilmente il giocatore più forte del torneo, è Stephan Schröck (27, Eintracht Frankfurt), centrocampista offensivo che gioca in Bundesliga.
Le Fillipine possono puntare su ben due portieri di relativamente ottimo livello: Roland Müller (26, titolare nel Servette FC, massima serie Svizzera) e Neil Etheridge (24, terzo portiere del Fulham FC), mentre in difesa segnaliamo l’esperto Juan Luis Guirado (34, Burgos, terza serie spagnola) e Dennis Cagara (29, titolare nel Lyngby, massima serie danese), ed in mezzo al campo Paul Mulders (33, SC Cambuur, seconda serie olandese), Jerry Lucena (33, Esbjerg IF, massima serie danese, quest’anno lo abbiamo visto all’opera in Europa League contro la Fiorentina), Martin Steuble (FC Wil 1900, seconda serie svizzera) e Mark Hartmann (22, Global FC, 22 reti e 10 assist in 19 presenze nel massimo Campionato filippino).
In attacco saremmo curiosi di vedere all’opera in Campionati più competitivi il 26enne Phil Younghusband (Loyola Meralco Sparks, Filippine), che sia nella massima serie locale che in Nazionale ha una media realizzativa molto elevata.
Il problema delle Filippine potrebbe essere la relativa debolezza del Campionato locale rispetto a quelli di alcuni Paesi che affrontano questa competizione, inoltre, giocando in Paesi abbastanza lontani, gli “Europei” spesso tornano nell’Estremo Oriente solamente per giocare le partite più importanti e non per le amichevoli, talvolta disputate fuori dal calendario internazionale (per cui i club non sono obbligati a rilasciare i giocatori), e ciò potrebbe creare difficoltà nell’amalgamare il gruppo degli “Azkals”, soprannome della Nazionale.
Fra i convocati c’è pure un Italiano, Simone Rota, nato nelle Filippine, ma adottato dopo pochi mesi da una famiglia italiana, che, dopo aver giocato per parecchi anni nella Pro Sesto (ed anche nel Lugano, nel Borgomanero e nell’Asti), è andato a giocare nel Campionato del suo Paese natale per aver maggiori possibilità di venir chiamato in Nazionale.
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