OT: Olimpiadi 2018 – Parte II

Audra Segree, Carrie Russel e Jazmine Fenlator-Victorian – Immagine: METTE BUGGE – https://www.bt.no
GIAMAICA
Continua la grande tradizione giamaicana nel Bob !
Questa volta c’è però una novità, in quanto la Jamaica sarà presente – per la prima volta – nella gara a 2 femminile, con l’unico equipaggio che gareggerà in Corea.
Perché ciò sia stato possibile, bisogna ringraziare la pilota Jazmine Fenlator-Victorian, che aveva già partecipato a Sochi 2014 guidando uno dei tre bob statunitensi, e che dal 2016 ha deciso di rappresentare il Paese d’origine del padre.
Vista l’esperienza della Fenlator-Victorian, che vanta anche alcuni podi in Coppa del Mondo, la presenza giamaicana non dovrebbe essere prettamente folkloristica, ma potrebbe portare ad un piazzamento a ridosso della top 10. Oltretutto avrà una frenatrice d’eccezione, la sprinter Carrie Russel, che ha vinto la medaglia d’oro nella 4×100 ai Mondiali di Atletica Leggera di Mosca 2013 (non è una rarità che negli equipaggi del Bob siano presenti atleti di altre discipline).
Ci sarà anche un rappresentante nello Skeleton, tal Anthony Watson.
GIAPPONE
Rappresentanza molto numerosa, che supera le 120 unità: l’obiettivo probabilmente è quello di superare nel medagliere i padroni di casa.
Uno dei personaggi più attesi è il pattinatore di figura Yuzuru Hanyu, chiamato a difendere l’Oro nel singolo maschile conquistato a Sochi: non sarà facile, perché viene da un infortunio e perché la concorrenza è di altissimo livello, a cominciare dal giovane connazionale Shoma Uno, 20 anni.
Nel singolo femminile si giocano una medaglia Satoko Miyahara e Kaori Sakamoto, mentre Suzaki/Kihara e Muramoto/Reed potrebbero entrare nei dieci rispettivamente nella gara a coppie e nella danza: con la miglior formazione possibile ci possono provare anche nel Team Event, ma Russia, Canada e, forse, USA sembrano superiori.
Probabili medaglie, forse anche vittorie, per Nao Kodaira (500m, 1000m, 1500m) e Miho Takagi (1000m, 1500m, 3000m) nel Pattinaggio di velocità pista lunga, con Arisa Go (500m, 1000m) ed Ayano Sato (3000m) che proveranno anch’esse a salire sul podio. Possibile Oro nell’inseguimento a squadre, cui dovrebbero prendere parte la Takagi, sua sorella Nana, ed una fra la Sato ed Ayaka Kikuchi. Nella Mass Start non partono fra le favorite, ma ci proveranno la Sato e le sorelle Takagi.
In campo maschile dovrebbe arrivare qualche buon piazzamento, ma le medaglie sembrano difficili.
Nello Short Track il Giappone si difende, ma non è al livello di Cina e Corea del Sud: le chance migliori di andare a medaglia vengono probabilmente dalle staffette.
Ci sono la squadra di Hockey femminile, che però non dovrebbe combinare molto, e quelle di Curling maschile e femminile, che possono provare ad assaltare la zona medaglie.
Passiamo alla neve, nello specifico alla Combinata Nordica, in cui i riflettori sono puntati su Akito Watabe, che si sta contendendo la CdM con il norvegese Schmid: a medaglia probabilmente ci andrà, vedremo quante e di che colore ne prenderà. La staffetta, composta da Akito Watabe, dal fratello Yoshito Watabe, da Takehiro Watanabe (in pratica ¾ del team è così composto: Watabe-Watabe-Watanabe) e da Hideaki Nagai, è inferiore a Germania e Norvegia, e probabilmente può lottare solo per il bronzo.
Nel Salto speciale facciamo tutti il tifo per il leggendario Noriaki Kasai, all’ottava Olimpiade a quasi 45 anni, ma il Nipponico che ha più possibilità di andare a medaglia è Junshirō Kobayashi. Nella gara a squadre i Giapponesi (J. Kobayashi più tre fra R. Kobayashi, Kasai, Ito e Takeuchi), bronzo a Sochi, probabilmente potranno piazzarsi intorno alla quinta posizione.
In campo femminile Sara Takanashi e Yūki Itō potrebbero doversi contendere un posto sul podio, in quanto per il momento la norvegese Lundby e la tedesca Althaus sembrano superiori: la Takanashi, che – al secondo tentativo – cerca la prima medaglia olimpica, a soli 21 anni ha numeri da veterana (4 Coppe del Mondo, 56 vittorie e 89 podi in 104 gare, contando anche le prove a squadre, più 1 oro, 1 argento e 3 bronzi mondiali).
Nello Sci di Fondo Masako Ishida può ottenere buoni piazzamenti, anche nella top 10, mentre nelle specialità tecniche dello Sci Alpino lo spericolato Naoki Yuasa e la giovane Asa Ando hanno buone possibilità di raggiungere la seconda manche.
Nel Biathlon il Giappone presenta un uomo, Mikito Tachizaki, e cinque donne, alcune potenzialmente da metà classifica, fra le quali Fuyuko Tachizaki, moglie di Mikito. Non arriveranno medaglie, ma la staffetta femminile può puntare ad un buon piazzamento fra le migliori dieci.
Nello Sci freestyle Ayana Onozuka può quantomeno confermare il bronzo ottenuto a Sochi nell’Halfpipe femminile, in cui ci può provare anche Yurie Watabe, mentre in campo maschile Shō Endō e Ikuma Horishima possono andare a medaglia nel Moguls.
Il contributo dello Snowboard dovrebbe essere decisamente più cospicuo.
In campo maschile la gara dell’Halfpipe dovrebbe dare grandi gioie, in quanto Ayumu Hirano e Yuto Totsuka, ma anche Raibu Katayama, possono tutti puntare alla vittora: una medaglia è praticamente sicura, due sono possibili se non probabili (Shaun White permettendo).
Yuri Okubo ed Hiroaki Kunitake possono provarci per una medaglia nel Big Air e nello Slopestyle, discipline in cui in campo femminile Reira Iwabuchi e Miyabi Onitsuka avranno lo stesso obiettivo: Sena Tomita ed Haruna Matsumoto rappresentano le migliori possibilità nell’Halfpipe rosa, mentre Tomoka Takeuchi proverà a confermare la medaglia presa a Sochi nello Slalom Gigante Parallelo, ma non sarà semplice perché in questa stagione sulla carta sembra avere diverse atlete davanti.
KAZAKISTAN
A Sochi arrivò una sola medaglia – di Bronzo – grazie a Denis Ten nel pattinaggio di figura: pare difficile che il pattinatore kazako si ripeta in Corea del Sud, in quanto da un paio di stagioni non sembra al massimo, e potrebbe anche finire fuori dai primi dieci. Decima posizione intorno alla quale potrebbe finire Elizabet Tursynbayev nel singolo femminile.
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga ci sono diversi atleti, che però non dovrebbero portare medaglie: anche nello Short Track sarà difficile salire sul podio, ma Abzal Azhgaliyev, Denis Nikisha e Nurbergen Zhumagaziyev sono atleti che in passato sono saliti sul podio in CdM, e possono ben figurare, anche in staffetta.
Maggiori possibilità di medaglia vengono dallo Sci Freestyle, in particolare dai Moguls, in cui Dmitriy Reikherd è un forte candidato all’Argento alle spalle del canadese Kingsbury, ma ci può provare anche Pavel Kolmakov. In campo femminile si giocherà un posto sul podio Yulia Galysheva, mentre negli Aerials Schanbota Aldabergenowa può ambire ad un buon piazzamento.
Nello Sci di Fondo proverà a salire sul podio Alexey Poltoranin, mentre Denis Volotka può ottenere un discreto piazzamento nelle gare sprint.
Nel Salto e nello Sci Alpino ci sono rappresentanti destinati a finire nelle retrovie, mentre nel Biathlon, in particolare in campo femminile, ci sono discrete atlete che potrebbero finire nella prima metà della classifica (Galina Vishnevskaya ed Olga Poltaranina).
KENYA
Rappresentanza folkloristica nello Sci Alpino con Sabrina Wanjiku Samider, che ha appreso questo sport in Austria. Sarà la prima donna kenyota a partecipare alle Olimpiadi invernali: il primo atleta in assoluto, lo sciatore Philip Boit, la accompagnerà in Corea del Sud.
COREA
Selezione di Hockey su Ghiaccio femminile delle due Coree unificate, avrà eccezionalmente un roster di 35 atlete, di cui 12 nordcoreane, delle quali almeno 3 dovranno essere inserite nelle distinte di ogni incontro.
Si cercherà di limitare i danno, dal momento che lo scorso anno entrambe le selezioni coreane militavano nel quarto livello dei Campionati mondiali (quella del Sud è stata poi promossa).
COREA DEL NORD
Una delle partecipazioni di cui più si è parlato, soprattutto per ragioni non sportive.
Formalmente si erano qualificati solamente due pattinatori di figura – Ryom Tae-ok e Kim Ju-sik – nella gara a coppie. Duo di buon livello, in quanto ha chiuso i Campionati dei Quattro Continenti (gli “Europei” riservati agli altri continenti) al terzo posto, pur con alcune defezioni, e potrebbe piazzarsi a Pyeongchang intorno alla decima piazza.
La loro partecipazione aveva rischiato di saltare in quanto il Comitato olimpico nordcoreano non aveva iscritto la coppia entro i termini previsti, poi, per favorire il processo di distensione dei rapporti fra le due Coree, il CIO ha comunque accettato tale partecipazione, anzi, in seguito agli accordi fra i due Paesi, ha accolto anche altri atleti che non si erano inizialmente qualificati.
Ci saranno quindi atleti anche nello Sci Alpino, nello Sci di Fondo, e nello Short Track (Choe Un-song e Jong Kwang-bom), che potrebbe essere la rappresentanza relativamente più competitiva visto il successo di altri Paesi asiatici come Corea del Sud e Cina.
COREA DEL SUD
Il ghiaccio è tradizionalmente il punto di forza del Paese ospitante, che cercherà di capitalizzare il più possibile l’Olimpiade casalinga.
Lo Short Track come sempre è lo sport su cui vengono riposte le maggiori speranze. In campo maschile medaglie, anche più di una a testa, quasi assicurate per Hwang Dae-heon e Lim Hyo-jun, e buone possibilità anche per Seo Yi-ra e Kim Do-kyoum, mentre Kwak Yoon-gy sembra avere alle spalle i propri anni migliori; ovviamente anche la staffetta punterà all’oro.
Medaglie quasi sicure anche per Choi Min-jeong e Shim Suk-hee, probabilmente le donne da battere, e ci possono provare pure Lee Yu-bin e Kim A-lang: anche in questo caso la staffetta punta all’obiettivo massimo.
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga Lee Sang-hwa ha una candidatura forte per una medaglia sui 500m femminili (ci sarà anche Park Seung-hi, passata alla pista lunga dopo aver vinto tantissimo nello Short Track), e Kim Bo-reum si giocherà le proprie carte nella mass start.
In campo maschile Lee Seung-hoon è probabilmente il favorito nella mass start, dove ci può provare anche Chung Jae-won. Possono pensare ad una medaglia – sulle brevi distanze – anche Cha Min-kyu e Mo Tae-bum: si può fare bene anche nella gara ad inseguimento a squadre.
Nel Pattinaggio di figura non dovrebbero arrivare medaglie, al massimo qualche buon piazzamento in zona top ten, in particolare nel singolo femminile (Choi Da-bin).
Detto della Nazionale di Hockey su ghiaccio femminile, che parteciperà insieme a quella nordcoreana, ci sarà anche quella maschile, che gareggerà separatamente. Non arriveranno medaglie, probabilmente non vincerà neanche una gara, ma comunque è una rappresentativa dignitosa (con diversi naturalizzati), che lo scorso anno è stata promossa nella massima divisione mondiale.
In qualità di Paese ospitante, la Corea del Sud è presente in tutte e tre i tornei di Curling: non semplice ottenere medaglie, anche considerando che nella bacheca sudcoreana non ci sono né medaglie olimpiche né titoli mondiali.
Per quanto riguarda gli sport che si terranno sul tracciato dell’Alpensia Sliding Centre, Won Yun-jong potrebbe pilotare sia il Bob a 2 che quello a 4 nei pressi della top 10, mentre dallo Slittino non dovrebbero arrivare piazzamenti di rilievo.
Discorso a parte per lo Skeleton, in cui Yun Sung-bin ha appena vinto la Coppa del Mondo maschile, e parte con i favori del pronostico.
Passiamo alla neve, e sorvoliamo su Salto, Combinata Nordica e Sci di Fondo, sport in cui i rappresentanti del Paese ospitante sono destiniti a terminare nelle retrovie.
Nello Sci alpino lo slalomista Jung Dong-hyun si è qualificato alcune volte per la seconda manche in CdM e può ottenere un piazzamento dignitoso, mentre nel Biathlon sono stati naturalizzati alcuni Russi di discreto livello: Timofey Lapshin in campo maschile, Anna Frolina ed Ekaterina Avvakumova in campo femminile, potrebbero ottenere buoni piazzamenti, ed al limite pensare al podio in caso di circostanze particolarmente favorevoli.
Poche aspettative da Sci freestyle e Snowboard, da cui potrebbe arrivare al massimo qualche piazzamento.
KOSOVO
Nazione che debutta alle Olimpiadi invernali grazie allo sciatore Albin Tahiri (slalom e gigante).
KIRGHIZISTAN
Uno sciatore alpino (Evgeniy Timofeev) ed un fondista (Tariel Zharkymbaev), che gareggerà nella sprint.
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