OT: Olimpiadi 2018 – Parte III
NORVEGIA
Superpotenza delle Olimpiadi invernali: l’obiettivo è quello di vincere il medagliere.
Lo Sci di Fondo sarà – al solito – terra di conquista per lo squadrone scandinavo, che sta a questo sport un po’ come il Pattinaggio di velocità pista lunga per i Paesi Bassi.
In campo maschile il superfavorito, praticamente in tutte le gare, dalla sprint a quelle di lunga distanza, è
Johannes Høsflot Klæbo, che sta dominando la corrente Coppa del Mondo, che in alcune gare pare una sorta di Coppa di Norvegia (più fra le donne che fra gli uomini, in realtà).
Nelle varie distanze possono puntare a vincere anche Martin Johnsrud Sundby, Emil Iversen, Simen Hegstad Krüger ed Hans Christer Holund: altri candidati, quantomeno per un posto sul podio, sono Pål Golberg, Finn Hågen Krogh e Didrik Tønseth. Non ci sarà Petter Northug Jr., che da un po’ di anni non è più molto competitivo. Inutile specificare quale sia l’aspettativa per la Staffetta.
In campo femminile il dominio norvegese è ancora più marcato: nelle gare di distanza sono favorite le due che si stanno giocando testa a testa la attuale CdM, Heidi Weng e Ingvild Flugstad Østberg, ma possono giocarsi le proprie carte anche l’inossidabile Marit Bjørgen e Ragnild Haga, mentre nelle gare sprint le atlete di punta sono Maiken Caspersen Falla e Kathrine Rolsted Harsem, ma attenzione alla concorrenza di Svedesi e Statunitensi. Anche in questo caso è superfluo specificare quale sia l’aspettativa dalla staffetta.
Nella Combinata Nordica Jan Schmid è il grande favorito insieme al nipponico Watabe: comunque anche i compagni di squadra Espen Andersen, Jørgen Graabak e Jarl Magnus Riiber possono dire la loro, e non solo per un posto sui gradini più bassi del podio. Nella staffetta probabilmente si giocheranno la vittoria con la Germania.
Nel Salto la Norvegia ha una squadra di alto livello, anche se forse non ha stelle che partono con i favori del pronostico per le gare individuali: comunque quasi tutti possono tirare fuori l’acuto per finire sul podio, in particolare Daniel-André Tande, ma anche Ander Fannemel, Johann André Forfang, capace sia di salti che di passaggi a vuoto decisivi, Robert Johansson ed Andreas Stjernen.
Comunque la gara su cui più i Norvegesi puntano è quella a squadre, dove sono fra i favoriti insieme ai Polacchi (entrambi non hanno mai vinto alle Olimpiadi in questa gara): peccato per loro che in Corea del Sud non ci sia un trampolino di volo, specialità in cui sono gli atleti da battere.
E’ probabile che arrivi una medaglia (anche) dalla gara femminile, in cui Maren Lundby è forse la favorita.
Nello Sci Alpino alcune medaglie arriveranno dal settore maschile: Henrik Kristofferesen è il principale anti-Hirscher nelle discipline tecniche, mentre nelle gare veloci ci sono sempre Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud (e Aleksander Aamodt Kilde), favoriti in particolare nel Super G.
Fra le donne dovrebbero arrivare meno soddisfazioni: Ragnhild Mowinckel è quella con maggiori (le uniche ?) possibilità di medaglia, mentre Nina Haver-Løseth in stagione ha vinto in parallelo, e potrebbe risultare molto preziosa nel Team Event.
Il Biathlon è un’altra disciplina che regalerà soddisfazioni, in particolare in campo maschile, nel quale ci piange il cuore a comunicarvi che non ci sarà Ole Einar Bjørndalen, leggenda vivente di questo sport, in quanto altri atleti hanno ottenuto risultati migliori nella CdM in corso.
Johannes Thingnes Bø ha dominato, insieme al francese Martin Fourcade, questa stagione, ed i due potrebbero fare altrettanto a Pyeonchang: per salire sui restanti gradini del podio possono tranquillamente provarci anche gli altri Norvegesi, Tarjei Bø, fratello di Johannes, Emil Hegle Svendsen e Lars Helge Birkeland, mentre Erlend Bjøntegaard ed Henrik L’Abée-Lund sembrano partire leggermente dietro, ma nel Biathlon può accadere di tutto…sempre alle spalle di Martin Fourcade o Johannes Boe !
La staffetta (probabilmente Birkeland, Svendsen, Tajei e Johannes Boe) sulla carta è un’Oro già al collo dei Norvegesi.
Nel comparto femminile la situazione è un po’ diversa, in quanto c’è più spazio e possono puntare ad una medaglia in diverse: probabilmente non ci sono Norvegesi fra le prime cinque favorite, ma biatlete come Marte Olsu, Synnøve Solemdal e, soprattutto, Tiril Eckhoff (molto veloce sugli sci, non sempre stabile al poligono) possono pensare ad una medaglia, eventualmente anche del metallo più pregiato.
La staffetta femminile può pensare al podio se le girasse tutto bene, ma sulla carta ci sono almeno cinque avversarie più competitive (Germania, Francia, Ucraina, Italia e Svezia), mentre quella mista può anche vincere: forse la più forte nelle frazioni degli uomini, molto dipenderà dalle prestazioni delle donne, in particolare da Tiril Eckhoff, che potrebbe fare la differenza e lasciare agli uomini la Norvegia già nelle posizioni di vertice.
Nello Sci Freestyle maschile le maggiori aspettative sono sullo Slopestyle (Øystein Bråten, Ferdinand Dahl e Christian Nummedal), così come in quello femminile (Tiril Sjåstad Christiansen e Johanne Killi).
Anche per quanto riguardo lo Snowboard si punta (solo) su Slopestyle e Big Air, con Marcus Kleveland, Togeir Bergrem, Ståle Sandbech e Mons Røisland che possono portare a casa medaglie nelle gare maschili e Silje Norendal in quelle femminili.
Passiamo al ghiaccio, dove saltiamo le discipline che si svolgono nel budello (c’è solo Alex Hanssen nello Skeleton, che ben che vada finirà a metà classifica), Pattinaggio di figura e Short Track (non ci sono rappresentanti), passando al Curling, in cui la Nazionale maschile può provare ad andare a medaglia, e forse anche la coppia nel Misto. C’è pure la Nazionale di Hockey maschile, una selezione di discreto livello, che però non dovrebbe giocarsi le posizioni che contano.
Rimane il Pattinaggio di velocità pista lunga, dal quale possono arrivare medaglie con Håvard Holmefjord Lorentzen che può giocarsi la vittoria su 500m e 1000m con gli Olandesi e Sverre Pedersen che può pensare al podio su 1500m e 5000m: possono fare bene anche Håvard Bøkko (1500m, 5000m, 10000m) e Sindre Henriksen (1500m, 5000m), oltre al trio nell’inseguimento a squadre, papabile per una medaglia.
Nelle gare femminili possono ottenere buoni piazzamenti Hege Bøkko e, soprattutto, Ida Njåtun, che ci può provare per una medaglia sui 1500m. Purtroppo per le Norvegesi non fa parte del programma olimpico la gara del Teamsprint, in cui soo molto competitive.
ATLETI OLIMPICI RUSSI
Come avrete sicuramente già sentito, a causa del caso doping che ha coinvolto la Federazione russa e sul quale ci sono state polemiche, il CIO ha escluso il Comitato Olimpico russo, invitando però alcuni atleti ritenuti “graditi”, che gareggeranno sotto bandiera olimpica con la dicitura “Olympic Athletes from Russia”.
Quantomeno discutibile la tempistica – circa due settimane prima dell’inizio delle Olimpiadi – con cui è arrivata la lista degli “invitati”, ed il fatto che sono stati esclusi alcuni atleti di punta mai trovati positivi.
Iniziamo dal Pattinaggio di figura, disciplina di grande tradizione per i Russi: nel Singolo maschile i giovani Dmitri Aliev e Mikhail Kolyada ci possono provare almeno per il podio, in una gara che sarà di livello molto alto, mentre nel Singolo femminile Evgenia Medvedeva ed Alina Zagitova sono fra le grandi favorite per la vittoria, con Maria Sotskova che dovrebbe entrare nella top 10.
Nella gara a Coppie ci proveranno Tarasova/Morozov, così come Bobrova/Soloviev, Campioni in carica nella Danza: va da sé che gli atleti russi sono fra i favoriti anche per il Team Event.
Nell’Hockey sono presenti entrambe le rappresentative, con quella maschile fra le favorite per la vittoria, mentre quella femminile sembra avere qualche altra Nazionale davanti: nel Curling la rappresentativa femminile e quella nel misto possono giocarsi l’approdo alle Semifinali, e quindi alle medaglie
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga Angelina Golikova e Natalja Voronina possono ottenere buoni piazzamenti, ma per il podio è improbabile, mentre nello Short Track, in cui non è stato “invitato” Viktor An, le maggiori possibilità di medaglia sono rappresentate da Semion Elistratov e Sofia Prosvirnova.
Segnate le rappresentanze nelle discipline sul budello per la vicenda doping. Nel Bob maschile non c’è Alexander Kasjanov, e quindi non dovrebbero arrivare piazzamenti di rilievo, mentre nella gara a 2 femminile Nadezhda Sergeeva potrebbe finire nella top 10.
Nello Skeleton non ci saranno Alexander Tretiakov ed Elena Nikitina, ma ci sarà Nikita Tregubov che potrebbe puntare al podio.
Nello slittino i Russi Semen Pavlichenko e Roman Repilov sono fra i principali sfidanti dei Tedeschi per la vittoria, mentre nel doppio e nel femminile, dove non è stata invitata Tatiana Ivanova, Denysiev/Antonov ed Ekaterina Baturina non dovrebbero ambire ad una medaglia, che però potrebbe anche arrivare nel Team Relay.
Assenze molto importanti anche nello Sci di Fondo: senza Sergey Ustiugov, le principali speranze russe sono sul giovane Alexander Bolshunov, senza dimenticare Alexey Chervotkin, Andrey Larkov e Denis Spitsov, con la Staffetta che si può difendere.
La rappresentanza femminile è piuttosto giovane, con Yulia Belorukova, abile nelle sprint, Anastasia Sedova e Natalia Nepryaeva come atlete di punta.
Senza pretese l’unico rappresentante in Combinata Nordica, mentre nel Salto maschile potrebbe arrivare un piazzamento nei 20, più difficilmente nella top 10, da parte di Kornilov e/o Klimov, e nella gara a squadre può arrivare un piazzamento fra le prime otto.
Non impossibile una medaglia in campo femminile, in quanto Irina Avvakumova non parte favorita, ma è probabilmente fra le prime cinque saltatrici del circuito.
Devastato il Biathlon, disciplina di grande tradizione in Russia, dal momento che andranno in Corea del Sud solo quattro atleti.
In assenza di Anton Shipulin, sarà Anton Babikov l’atleta di punta dei Russi, al quale si aggiunge Matvey Eliseev: sebbene il primo abbia vinto lo scorso anno in CdM, per entrambi è difficile che possa arrivare più di un buon piazamento.
In campo femminile ci sono Tatiana Akimova, atletà da metà classifica in CdM ed Uliana Kaisheva, atleta di vertice, ma in IBU Cup, il circuito di secondo livello: improbabile puntare a più di un piazzamento. La staffetta mista, l’unica per la quale ci sono abbastanza atleti invitati, potrebbe finire nella top 10.
Nello Sci Alpino c’è qualche Russo relativamente competitivo: fra gli uomini Alexander Khoroshilov è stato per alcuni periodi dell’ultimo quadriennio uno dei migliori interpreti dello Slalom, ma quest’anno non sembra molto in forma, mentre Aleksandr Andrienko in questa stagione si è qualificato alcune volte per la seconda manche. Attenzione inoltre a Pavel Trikhichev, che è andato a podio in una delle due gare stagionali in Combinata. In campo femminile Ekaterina Tkachenko può puntare a finire nelle prime trenta.
Nello Sci Freestyle maschile ci possono provare Egor Korotkov, Sergey Ridzik (Ski cross) ed Alexandr Smyshlyaev (Moguls), ma le maggiori chance sono negli Aerials con Ilya e Maxim Burov e Stanislav Nikitin; in campo femminile possibilità per Marika Pertakhiya (Moguls), Valeriya Demidova (Halfpipe), Kristina Spiridonova ed Alexandra Orlova (Aerials).
Buone possibilità anche dallo Snowboard. Nello Slalom Gigante Parallelo possono giocarsi un posto sul podio, anche sul gradino più alto, Vic Wild (Statunitense diventato Russo per matrimonio), il Campione olimpico in carica che però ultimamente non pare brillantissimo, Dmitry Loginov, che sembra però prediligere lo Slalom, che da quest’anno non è più specialità olimpica, e, soprattutto, Andrey Sobolev, mentre Nikolay Olyunin ci può provare nel Cross e Vlad Khadarin ed Anton Mamaev nel Big Air.
In campo femminile possibilità per Kristina Paul e Mariya Vasiltsova nel Cross, anche se sulla carta hanno Michela Moioli e diverse Francesi davanti: le chance di medaglia più alte vengono dallo Slalom Gigante Parallelo, dove Ekaterina Tudegesheva, Natalia Soboleva ed Alena Zavarzina possono trovare un posto sul podio.
PAKISTAN
Due partecipanti nelle solite discipline in cui è più facile qualificarsi: uno sciatore alpino (Vlad Khadarin) ed un fondista (Syed Human).
FILIPPINE
Uno sciatore alpino, Asa Miller, nato negli USA da padre statuntense e madre filippina, ed un pattinatore artistico, Michael Christian Martinez, che a Sochi chiuse 19esimo. Si è qualificato grazie alla rinuncia del proprio posto parte della Svezia.
POLONIA
Si punta molto sul Salto, in cui Kamil Stoch, Campione Olimpico a Sochi su entrambi i trampolini e fresco vincitore – con grande slam – della seconda Tourné dei Quattro Trampolini consecutiva, è uno dei 2-3 grandi favoriti. Può provarci per il podio un Dawid Kubacki in continua crescita, mentre Stefan Hula, Maciej Kot e Piotr Żyła possono potenzialmente piazzarsi nella top 10: di conseguenza ci sono aspettative molto alte sulla Gara a Squadre, in cui i Polacchi, pur non avendo mai ottenuto medaglie olimpiche in questo evento, si giocheranno la vittoria con Norvegia e Germania. Singolare come ad un livello maschile molto alto ne corrisponda uno femminile molto basso, tanto che la Polonia non partecipa alla gara femminile.
Nella Combinata Nordica ci sono quattro atleti, ma nessuno di essi ha possibilità di lasciare il segno.
Storia simile anche nello Sci di Fondo, in cui c’è sempre la 35enne plurimedagliata Justyna Kowalczyk, che però quest’anno non sembra poter ambire a medaglie: per il resto può forse arrivare qualche piazzamento dignitoso nelle Sprint.
Nel Biathlon sorvoliamo sul comparto maschile per soffermarci su quello femminile, dove ci sono alcune discrete atlete come Magdalena Gwizdoń, Krystyna Guzik, Monika Hojnisz e Weronika Nowakowska, che probabilmente non avranno possibilità di medaglie – al limite la Nowakowska – ma che potranno essere competitive nella Staffetta femminile, in cui è alla portata un piazzamento intorno alla quinta posizione e forse possono anche venire considerate outsider per un posto sul podio.
Fra i tre atleti che rappresenteranno la Polonia nello Sci Alpino, quella che potrebbe far meglio è Maryna Gąsienica-Daniel, che cercherà di entrare nella top 20 nella Combinata; neanche dallo Snowboard e dallo Sci Freestyle (al limine ci può provare Karolina Riemen nello Sci cross) dovrebbero arrivare medaglie.
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga possono ottenere buoni piazzamenti – provandoci per una difficile medaglia – Zbigniew Bródka, che quattro anni fa rovinò la festa agli Olandesi sui 1500m, ma che quest’anno non dovrebbe potersi ripetere, Konrad Niedźwiedzki, Jan Szymański ed Artur Waś, mentre in campo femminile le Polacche, a podio da Vancouver 2010, ripongono le loro principali speranze nella gara ad inseguimento a squadre.
Da Pattinaggio di figura, Short Track e Skeleton, Bob e Slittino non dovrebbero arrivare risultati di rilievo.
PORTOGALLO
Rappresentanza senza pretese nello Sci Alpino (Arthur Hanse) e Sci di Fondo (Kequyen Lam, nato nell’ex-colonia di Macao).
PORTORICO
Uno Sciatore alpino, il gigantista Charles Flaherty, nato negli USA ma residente a Portorica da alcuni anni.
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