OT: Olimpiadi 2018 – Parte I
DANIMARCA
Al contrario degli altri Paesi nordici/scandinavi, la Danimarca ha una tradizione negli sport invernali praticamente inesistente, vuoi perché è quella meno popolata, vuoi perché è quella dal territorio meno esteso, vuoi perché è quella più a sud, vuoi perché non ci sono grandi rilievi montuosi: finora il Regno di Danimarca in bacheca vanta una sola medaglia, l’argento conquistato a Nagano 1998 dalla squadra di Curling femminile.
Anche in Corea le maggiori possibilità di ben figurare vengono da questo sport, in cui i Danesi hanno qualificato sia la squadra maschile che quella femminile, in entrambi i casi all’ultimo match degli spareggi del torneo di qualificazione (la squadre femminile ha eliminato le Italiane).
Ci sono rappresentanti nello Sci Alpino, nello Sci freestyle, e nello Sci di fondo e nel Pattinaggio di velocità pista lunga, che dovrebero finire quasi tutti nelle retrovie tranne la portabandiera Elena Møller Rigas, che si può giocare le proprie carte nella Mass Start.
La Danimarca avrebbe qualificato una coppia nella danza su ghiaccio, con ambizioni di avvicinare la top 10, ma la canadese Laurence Fournier Beaudry, che fa coppia con Nikolaj Sørensen, non è riuscita ad ottenere in tempo l’autorizzazione a rappresentare lo Stato europeo.
ECUADOR
Farà il suo esordio alle Olimpiadi grazie al 38enne Klaus Jungbluth Rodriguez, che vive e si allena in Australia. In pratica ha dovuto fondare da solo la Federazione sciistica ecuadoriana.
ERITREA
Altra Nazione che fa il suo esordio, grazie allo sciatore alpino Shannon-Ogbani Abeda, nato in Canada da genitori eritrei che avevano lasciato il Paese durante la Guerra d’Indipendenza. Quantomeno la neve la ha già vista.
ESTONIA
Il Paese baltico ha visto tutte le proprie 7 medaglie olimpiche invernali, di cui 4 d’Oro, venire conquistate nello Sci di Fondo nelle tre Edizioni tenutesi nel primo decennio del nuovo millennio, ad opera di Andrus Veerpalu, Kristina Šmigun-Vähi e Jaak Mae.
In Corea del Sud ci sarà una delegazione di discreto livello, ma nulla di più, con atleti per lo più di seconda fascia nelle rispettive CdM, che difficilmente potranno avvicinarsi alle posizioni da medaglia; pesa inoltre l’assenza per infortunio di Kelly Sildaru, che era fra le favorite nelle specialità Slopestyle nello Sci freestyle. Avrà tempo per rifarsi, visto che compierà 16 anni durante le Olimpiadi.
Lo Sci di fondo presenta la pattugia più nutrita (7 atleti), nella quale si segnalano due dei cinque figli di Veerpalu (Andreas ed Anette): i saltatori presenti saranno 3 (Aigro, Maltsev e Nomme), con l’obiettivo di portarne almeno uno alla seconda serie, e quindi fra i primi 30, mentre i combinatisti 2 (Karl-AugustTiirmaa ed il 21enne Kristjan Ilves, reduce da buoni risultati nelle ultime gare di CdM).
Abbastanza consistente la delegazione del Biathlon, che presenta 6 atleti, di cui 5 uomini, che potranno così prendere parte alla staffetta (il migliore dovrebbe essere Zakhna), ma nelle gare individuali è improbabile che arrivino piazzamenti nella top 10 o forse anche 20.
Nella Mass Start del Pattinaggio di velocità pista lunga ci proverà la portabandiera Saskia Alusalu, sperando in un buon piazzamento data anche l’imprevedibilità di tale gara.
FINLANDIA
Delegazione numerosa per una delle tradizionali regine degli sport nordici, che però ultimamente in alcuni sport sembra fare un po’ di fatica. Poco più di cento atleti andranno in Corea, di cui circa la metà sono componenti delle Nazionali di Hockey maschile e femminile.
La Nazionale maschile non ha mai vinto l’oro, ma è andata a medaglia sei volte nelle ultime otto Edizioni: ci può provare anche quest’anno, ed un successo farebbe impazzire di gioia Helsinki e dintorni, mentre quella femminile è finita due volte terza in cinque Edizioni.
Lo Sci di Fondo, tradizionale serbatoio di medaglie, segna un po’ il passo rispetto al passato, anche per lo strapotere della Norvegia. Qualche medaglia comunque arriverà, ed i principali indiziati sono Matti Heikkinen, Iivo Niskanen e Ristomatti Hakola in campo maschile e Krista Pärmäkoski e Kerttu Niskanen – sorella di Iivo – in campo femminile (ci sarà anche la veterana Aino-Kaisa Saarinen, che però nelle gare individuali non dovrebbe avere possibilità di medaglia): ovviamente si punta ai primi tre posti anche con le staffette.
In Combinata nordica possono provare a salire sul podio Eero Hirvonen ed Ilkka Herola, ed anche la staffetta potrebbe farcela, con l’aiuto di due fra Arttu Maekuiaho, Leevi Mutru ed il quasi 40enne Hannu Manninen, recordman di vittorie in CdM, cui manca però una medaglia olimpica individuale.
In attesa di segnali di luce dalle nuove leve, al momento è notte fonda per il Salto con gli sci finlandese – fra un po’ in Finlandia ci sono più trampolini che laghi, ed i laghi non sono pochi -. La Nazione che comanda il medagliere olimpico della disciplica si presenta in Corea con un livello vicino a quello dell’Italia, che non è certo una delle potenze della disciplina: nel quintetto che rappresenta il Paese nordico troviamo l’intramontabile Janne Ahonen, 40 anni, alla sua sesta Olimpiade (2 argenti a squadre per lui, alcuni anni fa ho assistito dal vivo a quella che doveva essere la sua ultima gara in carriera, ndr.) ed Antti Aalto, che al momento sembra il saltatore più competitivo. Comunque, salvo colpi di fortuna dovuti al meteo, non ci sono possibilità di medaglia, neanche per la gara a squadra, che faticherà ad entrare nelle prime otto, e nemmeno per la saltatrice Julia Kykkänen.
Nel Biathlon tutte le speranze sono riposte nel settore femminile, in particolare sulla 35enne Kaisa-Leena Mäkäräinen, una delle top 5 al mondo, probabilmente all’ultima possibilità di ottenere una medaglia olimpica; ci può provare anche Mari Laukkanen, ottima sugli sci (potrebbe gareggiare anche nelle gare sprint del fondo), ma altalenante al poligono. Poi bisogna secndere di diversi gradini per andare a trovare le altre atlete della squadra femminile e l’intera squadra maschile, per cui è improbabile che arrivino medaglie dalle staffette.
Trascurabile lo Sci Alpino dove ci sono solo due uomini (Andreas Romar nelle discipline veloci, Samu Torsti nel gigante) che proveranno ad entrare nei trenta: è passato circa un lustro dai ritiri di Kalle Palander e Tanja Poutiainen, ma sembra un’eternità.
Con sole otto partecipanti, ci può provare la Nazionale di Curling misto, anche se sulla carta ci sono altre nazioni più accreditate: riuscisse ad agganciare la quarta posizione nel Round Robin, accederebbe alle Semifinali, dove potrebbbe accadere di tutto.
Nello Sci freestyle Jimi Salonen potrebbe entrare nella top 10 nella specialità moguls: dallo Snowboard potrebbe arrivare qualche medaglia grazie a Peetu Piiroinen (Slopestyle, Halfpipe, Big air), Roope Tonteri (Slopestyle, Big Air), Kalle Järvilehto (Big Air) ed Enni Rukajärvi (Slopestyle, Big Air femminile), mentre Janne Korpi e Markus Malin non sono tra i favoriti, ma potrebbero fare buone gare nell’halfpipe.
Nel pattinaggio di figura la giovane Emmi Peltonen, figlia di un giocatore di hockey che ha militato in NHL, potrebbe verosimilmnte ambire ad un piazzamento fra le prime venti: restando sul ghiaccio, nel pattinaggio pista lunga Pekka Koskela dovrebbe avere lo stesso obiettivo, mentre Mika Poutala potrebbe cercare di entrare nei dieci.
Janne Ahonen – Immagine: @FIS – www.fis-ski.com
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