OT: Olimpiadi 2018 – Parte I
FRANCIA
Molte medaglie arriveranno dal Biathlon, in particolare da Martin Fourcade, che finora si è sempre diviso il posto sul gradino più alto del podio nelle gare di CdM con il Johannes Boe (in realtà una è stata vinta per pochi decimi da Tarjei, fratello di Johannes), ed è sempre salito sul podio in tutte le gare cui ha preso parte. Un marziano.
Oltre a lui, la Francia presenta due sestetti molto competitivi, e pertanto potranno arrivare medaglie anche da altri atleti, anche in campo femminile, e tutte e tre le staffette possono puntare al podio.
Ci sono possibilità di medaglia nello Sci Alpino, in particolare in campo maschile, dove sono molteplici le cartucce a disposizione, in particolare in Gigante (Pinturault su tutti) e Combinata (Pinturault e Muffat-Jeandet), mentre in campo femminile si punta quasi tutto su Tessa Worley nel Gigante.
Nello Sci di fondo i Francesi sono abbastanza in forma in campo maschile, Maurice Magnificat su tutti, ma anche Lucas Chavanat, Jean-Marc Gaillard e gli sprinter Gros e Jouve: qualche medaglia dovrebbe arrivare, forse anche dalla staffetta, in cui i Transalpini dovranno difendere il bronzo di Sochi. Le aspettative nel campo femminile invece non sono molto alte.
In Combinata Nordica c’è una discreta squadra (Braud, Laheurte, Gerard, Lamy-Chappuis e Mühlethaler) che potrebbe ottenere buoni piazzamenti, anche fra i primi dieci, ma andare a podio nelle gare individuali non sarà semplice: più possibilità ci sono invece nella staffetta. C’è anche Jason Lamy-Chappuis, che ha dominato per anni in CdM e che è rientrato in questa stagione dopo un biennio di ritiro; al momento è un combinatista da metà classifica, ma può comunque dare una mano in staffetta.
Sorvoliamo sul Salto con gli sci, dove potrebbe forse arrivare qualche discreto piazzamento nella gara femminile (la 16enne Morat è un buon prospetto), e passiamo allo Sci Freestyle, in cui arriveranno un po’ di medaglie (Bovolenta, Tchiknavorian, Chapuis, Krief, Rolland, Benna, Cavet, ed Adelisse i papabili fra gli uomini, Martinod, Laffond, Baron, David, Marielle Berger-Sabbatel e Ledeux fra le donne) sparse fra le varie discipline.
Nelle specialità freestyle dello Snowboard potrebbero arrivare buoni piazzamenti, ma per le medaglie dovrebbe essere più complicato: possibilità di gran lunga maggiori vengono dallo Snowboard Cross, in cui Pierre Vaultier è campione sia olimpico che mondiale in carica, ed in campo femminile ci possono provare in diverse (Banks, Moenne-Loccoz, Julia Pereira e soprattutto Trespeuch, bronzo a Sochi), mentre nello Slalom Gigante parallelo Sylvain Dufour non parte fra i favoriti ma neanche dalla seconda fascia.
Passiamo al ghiaccio: le discipline che si tengono nel budello non sono la specialità della casa, in quanto non ci sono rappresentanti nello Slittino e nello Skeleton, mentre nel Bob i due equipaggi qualificatisi sono destinati a finire intorno alla metà della classifica.
Nel Pattinaggio di velocità pista lunga l’unico atleta presente, Alexis Contin, può ottenere buoni piazzamenti sulle lunghe distanze, ma, soprattutto, può giocarsi il podio nella mass start, mentre nello Short Track Thibaut Fauconnet e Sébastien Lepape sono competitivi a livello europeo, ma non dovrebbero poter giocarsela a livello mondiale.
Nel Pattinaggio di figura la coppia Papadakis/Cizeron punta all’Oro, mentre dalle altre specialità possono arrivare al massimo piazzamenti nella top 10. Non ci sono squadre qualificate né di Hockey né di Curling.
GEORGIA
Rappresentanza di bandiera nello Sci Alpino (Iason Abramashvili e Nino Tsiklauri) e nello Slittino (Giorgi Sogoiani): c’è tuttavia un atleta che può far bene, il pattinatore di figura Moris Kvitelashvili, che può provare ad avvicinare la top 10.
GERMANIA
Si punta a vincere il medagliere.
Le discipline che si svolgono sul budello sono sempre un ottimo serbatoio di medaglie per i Tedeschi: nello Slittino cercheranno l’en-plein, cioè di vincere in tutte le specialità (Felix Loch su tutti, ma anche Johannes Ludwig ed Andi Langhenan e nel singolo maschile, Eggert/Benecken e Wendl/Arlt nel doppio, Natalie Geisenberger, Dajana Eitberger e Tatjana Hüfner nel singolo femminile, e di conseguenza la gara a squadre), anche se quest’anno sembra esserci un po’ più concorrenza, dall’Austria in campo maschile e dagli USA in campo femminile.
Nello Skeleton maschile Axel Jungk può provare ad inserirsi nella sfida fra il sudcoreano Yun Sung-bin ed i fratelli Dukurs (Lettonia), e sia Christopher Grotheer che Alexander Gassner sono andati a podio in questa CdM, ma partono dalla seconda fila: fra le donne la favorita è Jacqueline Lölling, con Tina Hermann che potrebbe accompagnarla sul podio, dal momento che hanno chiuso ai primi due posti della CdM appena conclusasi.
Nel Bob a 4 maschile tre equipaggi Tedeschi hanno chiuso ai primi tre posti la classifica di CdM (Johannes Lochner, Francesco Friedrich e Nico Walther), mentre nel Bob a 2 Canadesi e Lettoni hanno reso loro la vita più dura (Walther e Friedrich comunque hanno tutte le carte in regola per cercare la vittoria): in campo femminile la competizione viene dal Nord America, ma Mariama Jamanka e Stephanie Schneider si possono giocare anche’esse la vittoria. In pratica i Tedeschi potrebbero provare vincere tutte le gare che si disputano nel budello.
Restando sul ghiaccio, la 20enne Anna Seidel è l’unica con qualche possibilità di medaglia nello Short Track, mentre nella pista lunga la rappresentanza è più folta: fra gli uomini Nico Ihle può dire la sua sulle distanze brevi, e Patrick Beckert su quelle lunghe, mentre fra le donne – per la settima Olimpiade – si punta sulla plurimedagliata Cladia Pechstein, quasi 46 anni, che non parte fra le favorite ma può puntare al podio sui 3.000m e sui 5.000m.
Nel pattinaggio di figura può, anzi dovrebbe, arrivare una medaglia solo nella gara a coppie grazie al duo ucraino/francese Savchenko/Massot. Non c’è rappresentanza nel Curling, mentre è presente la selezione maschile di Hockey su ghiaccio, interamente composta da giocatori militanti nel Campionato locale, che, salvo sorprese, non dovrebbe arrivare a giocarsi le medaglie.
Passiamo alla neve.
Nello Sci Alpino peseranno le assenze per infortunio di Luitz e, soprattutto, Neureuther: in campo maschile si punterà principalmente su Ferstl e Dressen nelle discipline veloci, con Strasser che può far bene nello Slalom e sarà molto prezioso nel Team Event, in quanto molto bravo nel parallelo, mentre in campo femminile si punta tutto su Viktoria Rebensburg, specialista nello Slalom Gigante, ma che può dire la sua anche nelle discipline veloci.
Nel Biathlon la Germania è una delle Nazioni guida. In campo maschile porta un sestetto (Doll, Schempp, Lesser, Peiffer, Rees e Kuhn) senza stelle di primo ordine, ma molto competitivo, in cui quasi tutti possono pensare di andare a medaglia, anche se i posti sul podio liberi non saranno molti a causa di Boe e Fourcade, mentre in campo femminile la grande stella c’è e si chiama Laura Dahlmeier, dominatrice della passata stagione, cui però mancano ancora medaglie a cinque cerchi (Sochi è stata la sua prima Olimpiade).
Viene da una stagione meno dominante rispetto a quella passata, anche per un paio di malanni e perché presumibilmente ha puntato molto su Pyeongchang. Anche le compagne di squadra comunque non sono certo di seconda fascia (Hammerschmidt, Hildebrand, Hinz, Preuss e la ex-fondista Herrmann, velocissima sugli sci ma non sempre affidabile al poligono) e la staffetta femminile è probabilmente quella da battere, fermo restando che possono andare a medaglia anche la mista e quella maschile.
Saltiamo lo Sci di fondo, da cui non dovrebbero arrivare medaglie (può fare bene la sprinter Sandra Ringwald), e passiamo alla Combinata Nordica, in cui la Germania è Nazione di vertice.
Rispetto alla passata stagione, in cui ridussero la CdM in una sorta di affare di famiglia fra Erik Frenzel e Johannes Rydzek, quest’anno i Tedeschi hanno lasciato un po’ il passo ai Norvegesi ed al nipponico Watabe, ma possono comunque giocarsi la vittoria con gli stessi Rydzek e Frenzel, ma anche con Fabian Riessle e Vinzenz Geiger, ed, ovviamente, nella staffetta.
Nel Salto speciale maschile Richard Freitag è il grande favorito per la vittoria insieme al polacco Stoch (ed al norvegese Tande?), ma anche Andreas Wellinger è fra i papabili per il podio e magari anche per la vittoria stessa: nella gara a squadre la Germania è fra le favorite, forse leggermente dietro a Polonia e Norvegia, mentre nella gara femminile Katharina Althaus dovrebbe giocarsi il successo con la norvegese Lundby, ma anche Carina Vogt può pensare al podio.
Nello Sci freestyle può pensare ad una medaglia Paul Eckert nello Ski cross, specialità in cui peserà l’assenza di Heidi Zachner per infortunio, mentre Sabrina Cakmakli potrebbe finire a ridosso nel podio nell’halfpipe femminile.
Nello Snowboard maschile le maggiori possibilità di salire sul podio vengono da Paul Berg (cross), ma ci possono provare anche Baumeister, Bergmann e Bussler (slalom gigante parallelo), mentre nelle gare femminili Ramona Theresia Hofmeister ed Selina Jörg sono fra le principali avversarie di Ester Ledecka nello slamo gigante parallelo, avendo collezionato diversi podi in stagione.
GHANA
Nazione che porta in Corea un solo rappresentante nello Skeleton, Akwasi Frimpong.
Nato in Ghana, Frimpong si è trasferito all’età di otto anni nei Paesi Bassi, dove ha provato a partecipare alle Olimpiadi sia estive (Atletica Leggera) che invernali (Bob), non riuscendoci: realizzerà il suo sogno rappresentando in Corea del Sud il suo Paese d’origine nello Skeleton. Si è qualificato grazie al percorso agevolato riservato alle rappresentanze continentali che non soddisfano i normali requisiti per la qualificazione.
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